In esclusiva, sul numero di gennaio di ‘BenEssere – La salute con l’anima’ (http://www.lasaluteconlanima.it/), la storia di un diacono che esercita il proprio ministero non soltanto sull’altare.
A Venezia vive e lavora un personal trainer, nonché istruttore di Zumba, molto particolare. Si chiama Giuseppe Baldan, ha 40 anni, è sposato da 15 anni con Anna, i due hanno una figlia, Susanna, di 13 anni.
Giuseppe è un diacono permanente, che svolge la sua missione all’interno della parrocchia di Santa Maria del Rosario.
Come si “incastra” Zumba con la diaconia? Zumba è, secondo Baldan “uno strumento per diffonde l’entusiasmo, per far tornare il sorriso sul viso delle persone. Durante e dopo le lezioni si respira un’aria più leggera, positiva.
Questo nonostante le tensioni e le preoccupazioni che le persone vivono e sentono in questi tempi. L’essere diacono mi porta a stare nel mondo, in mezzo alla gente: anche la palestra, che per combinazione è vicinissima alla parrocchia, diventa un luogo per il confronto e l’ascolto”.
Baldan e la moglie sono attivi in parrocchia su diversi fronti – oratorio, catechesi, preparazione al matrimonio e al Battesimo – e sono impegnati a trasmettere un messaggio molto chiaro: il corpo è il tempio dello Spirito Santo, averne cura significa rispettarlo per una finalità che va oltre la semplice prestanza fisica o la bellezza esteriore.
Una curiosità. Prima di diventare istruttore di Zumba, Giuseppe Baldan era, letteralmente, “un pezzo di marmo”. “Con il passare del tempo ho iniziato a sciogliermi. Questo significa che davvero ogni persona può avvicinarsi a Zumba. Anche mia madre, che pratica l’allenamento per i senior, lo può testimoniare”.
Nata dalla fantasia di un istruttore di aerobica, nonché ballerino, colombiano, Zumba è l’attività fisica che ha “travolto” le palestre di tutto il mondo, e che ha contagiato anche gli italiani, sempre alla ricerca di esercizi che aiutino a mantenersi in allenamento e bruciare calorie, possibilmente senza annoiarsi.
Il programma Zumba è la combinazione di musica e allenamento, cioè di ritmi internazionali e coreografie semplici – ma “toste” – che gli allievi imparano osservando l’istruttore.
La fatica e il sudore sono assicurati, così come il divertimento, non per altro i corsi sono soprannominati “fitness-party”: le persone sono invitate, grazie al coinvolgimento naturale che si crea, a socializzare e a dimenticare per un momento le fatiche quotidiane, per concentrarsi su musica, ritmo e muscoli. E non serve avere uno spiccato senso del ritmo, basta lasciarsi guidare.
Per i prossimi tre anni, Zumba Fitness sosterrà la ricerca a favore della prevenzione del cancro al seno in collaborazione con l’organizzazione Susan G. Komen. La società si impegna a raccogliere 3 milioni di dollari, da destinare a una ricerca condotta sui semi di lino (la cui assunzione pare diminuisca l’incidenza del cancro al seno) dagli scienziati dell’Università Medical Center di Kansas City in Kansas e dell’Università di Austin in Texas.