Si chiude la mostra itinerante "Cammini della fede in Veneto"

Il progetto promosso dalla Regione ha coperto 150 chilometri complessivi su 31 comuni

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Si conclude oggi la quarta tappa di presentazione del Progetto Cammini della fede in Veneto, promosso dall’Assessorato al Territorio e alla Cultura della Regione Veneto nella persona dell’Assessore e Vice Presidente Marino Zorzato.

La Regione ha stanziato 2 milioni e 900 mila euro, recuperati da sanzioni urbanistiche e amministrative, per il ripristino e la valorizzazione ambientale e culturale di quattro Cammini della Fede che attraversano la gran parte del territorio veneto: il Cammino di sant’Antonio da Camposampiero a Padova; gli Itinerari di Fede in Valpolicella; La Via dei Papi nel bellunese; La Grande Rogazione di Asiago nel vicentino.

Dopo la conclusione della mostra itinerante di pannelli esplicativi, che si è spostata dai primi di giugno al 30 settembre nei territori dei quattro Cammini – e che è stata visitata nel complesso da circa un migliaio di visitatori tra turisti e cittadini – verranno appaltati i progetti per iniziare i lavori con la primavera 2015 così da poter presentare questi percorsi migliorati, restaurati e meglio fruibili nell’estate del prossimo anno.

Questi i numeri complessivi che hanno interessato il Progetto Cammini della fede in Veneto:

– 2 milioni e 900 mila euro messi a disposizione dalla Regione Veneto per l’intero progetto di riqualificazione;

– 4 i Cammini che hanno coperto un estensione di territorio ripartita su 31 comuni in totale;

– 4 Le Amministrazioni Locali coinvolte direttamente nella gestione dei progetti di riqualificazione e delle risorse messe a disposizione per la rivalutazione dei percorsi;

– Oltre 150 i chilometri complessivi tra percorsi prestabiliti e tracciati ripartiti in distanze variabili;

– Oltre 130 le ore di cammino complessive per percorrere tutti i tracciati.

43 i siti complessivi di interesse turistico, storico, artistico e monumentale compresi nei territori interessati dai 4 tracciati, molti dei quali direttamente oggetto di rivalutazione

Esprimo grande soddisfazione – ha dichiarato con soddisfazione l’Assessore regionale a Territorio e alla Cultura e Vice Presidente della Regione Veneto Marino Zorzato – per essere riusciti a recuperare i soldi dalle sanzioni urbanistiche, da chi quindi ha “rovinato” il Veneto per impiegarli in un progetto, I cammini della fede in Veneto, attraverso il quale abbiamo la certezza di rendere più bello e meglio fruibile il territorio della nostra Regione. Questo per far sì che i nostri concittadini, ma anche tutti i turisti italiani e stranieri che verranno, possano trovare nuovi percorsi e paesaggi meglio preparati a riceverli“.

La nostra Regione ha grandi potenzialità – prosegue Zorzato –. Solo nel territorio veneto infatti, abbiamo individuato ben quattro cammini, tutti percorsi suggestivi, ricchi di attrattiva paesaggistica e di significato, i quali, grazie a questo investimento messo a disposizione dalla Regione Veneto, diventeranno più facili, più piacevoli e meglio percorribili. Con questo progetto desideriamo inoltre agevolare il turismo religioso, un fenomeno in crescita negli ultimi anni in tutto il mondo così come in tutta Europa; e l’Italia, vista la forte tradizione religiosa e le ricchezze monumentali e architettoniche di cui disponiamo in questo ambito, non può certo essere da meno”.

“Questo investimento inoltre è volto al contenimento dell’uso del suolo veneto: si deve proporre al turista del futuro un Veneto più bello per fare economia, per creare occupazione e per tutelare il nostro territorio”.

L’Assessorato Regionale al Territorio – conclude Marino Zorzato – ha deciso di fidarsi, e di affidarsi, ai Comuni stessi e agli enti preposti al Territorio. Per questo, l’esecuzione dei lavori previsti di restauro e ripristino dei quattro Cammini della Fede è stata affidata direttamente alle amministrazioni locali che gestiranno in prima persona i progetti e le risorse. Questo perché sono gli enti locali a conoscere meglio il territorio e a sapere quali interventi sia meglio effettuare. Ecco che per noi “federalismo” significa fidarsi della autonomie locali, affidando loro i progetti e gli interventi da realizzare, verificando ovviamente che svolgano bene questo compito”.

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ZENIT Staff

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