«Credevamo che gli avvocati depositari del potere di sciogliere i matrimoni rappresentasse il massimo della fantasia. Il testo della proposta di legge sul divorzio fai-da-te invece riesce ad andare oltre». Lo ha affermato Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari.
«Tra le righe dell’articolo 12 si scopre infatti che un qualunque ufficiale di stato civile può raccogliere la volontà dei coniugi di rompere il legame matrimoniale e rendere effettiva la separazione».
«Con quale competenza un dipendente comunale potrà verificare, ad esempio, che l’intenzione di separarsi sia effettivamente condivisa e non imposta al coniuge più debole?».
«La verità – prosegue il presidente del Forum – è che nel momento in cui si privatizza il rapporto matrimoniale, nascondendone il valore sociale, separazione e divorzio, ma in fondo anche lo stesso matrimonio, si riducono a questione da passacarte. La figura del giudice, rappresentante dello Stato ma anche arbitro super partes, è invece il minimo sindacale per garantire la tutela di tutte le parti coinvolte e soprattutto per confermare che la società considera la coesione familiare un bene fondamentale al quale rinunciare solo come estremo rimedio».
«Confidiamo nella saggezza dei senatori che entro oggi devono presentare gli emendamenti al ddl di conversione del decreto e ci auguriamo che vogliano cancellarne l’articolo 6 e l’articolo 12», conclude poi Belletti.