Decisioni che impegnano

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Vangelo

Lc 9,51-56 

Lettura 

L’annuncio della propria cattura, dato da Gesù per tre volte ai discepoli, si sta ora realizzando. Perciò Gesù, in piena consapevolezza di ciò che gli sta davanti, decide di iniziare il suo viaggio verso Gerusalemme, la città santa. È giunta l’ora di glorificare il Padre nel dono supremo della sua vita. Nel cammino, viene rifiutato dai Samaritani, ma nemmeno dai suoi discepoli viene compreso. Mente Gesù prosegue il suo cammino per ritornare al Padre, i discepoli, ancora una volta, gli propongono di usare i mezzi forti verso chi gli è ostile. 

Meditazione

Accompagniamo Gesù che, lasciata la Galilea, sale con decisione verso Gerusalemme, pur sapendo che sarà il luogo della sua finale passione messianica. Tutta la vita di Gesù è caratterizzata da una continua tensione verso Gerusalemme. Si realizzano ora le parole del Vangelo di Giovanni: «Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre» (16,28). Pur circondato dai discepoli, Gesù si ritrova solo, ancora una volta non compreso proprio da chi gli è più vicino. Contempliamo la libertà di Gesù che prosegue il suo cammino senza lasciarsi condizionare dalle resistenze di chi vorrebbe che usasse metodi più energici, ma consideriamo Gesù anche come un uomo ferito davanti a chi lo osteggia nel suo piano di fedeltà al Padre e di amore incondizionato. I Samaritani lo rifiutano e gli negano l’ospitalità, ma nello stesso tempo anche i discepoli contestano lo stile mite e umile di Gesù, che davanti alle opposizioni, degli uni e degli altri, non reagisce, ma semplicemente “si mette in cammino verso un altro villaggio”. Niente può resistere all’amore, nessuna forza avversa può bloccare la decisione di Gesù di essere fedele al Padre fino in fondo. Impariamo a seguire Gesù con i suoi stessi sentimenti, con tutte le nostre forze, dovunque Egli vada, dovunque ci conduca. Impariamo ad usare anche noi il suo stesso stile: Egli non impone, non minaccia, non castiga, ma attende che le persone diventino benevole e accoglienti. Ricordiamo le parole di Papa Francesco: «Mi viene da pensare alla tentazione, che forse possiamo avere anche noi, e che tanti hanno, di collegare l’annuncio del Vangelo con bastonate inquisitorie, di condanna. No, il Vangelo si annuncia con dolcezza, con fraternità, con amore». 

Preghiera

Ti benediciamo, o Signore, per la fermezza con cui ti avvii verso Gerusalemme, là dove ti attendono sofferenza e morte, ma anche la vittoriosa risurrezione. Aiutaci ad essere decisi come te quando dobbiamo abbracciare le nostre croci, quelle che non abbiamo scelto e che spesso sembrano tanto pesanti. 

Agire

Nel corso di questa giornata, mentre subiamo ostilità e prove, scegliamo di nuovo di rispondere al male col bene, perché tutta la nostra vita diventi una benedizione. 

Meditazione a cura di mons. Oscar Cantoni, vescovo di Crema, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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