Una campagna per protestare contro l'introduzione della eterologa

Già 5mila le firme indirizzate al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin

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Sono quasi 5mila le firme raccolte da Generazione Voglio Vivere nella campagna online partita due settimane fa e indirizzata al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per dire no all’introduzione della fecondazione eterologa in Italia.

“In realtà il nostro è un ‘no’ alla fecondazione artificiale tout court”, spiega Samuele Maniscalco, portavoce della campagna: “Questa ulteriore deriva era purtroppo prevedibile sin dalla promulgazione della Legge 40. Ricercare in questi casi un presunto male minore, come fecero gli estensori di quella legge pensando di poterne evitare uno maggiore, è sempre sbagliato perché alla fine il traguardo non può che essere un cedimento totale su tutta la linea”.

Secondo Maniscalco “l’approvazione da parte della Conferenza delle Regioni delle linee guida in merito alla fecondazione eterologa ha semplicemente dimostrato come i diritti del nascituro siano sistematicamente calpestati e ignorati. La fecondazione artificiale è inumana e l’eterologa è soltanto il preludio a qualcosa di peggio. Ma noi – conclude – non possiamo assistere in silenzio a tutto ciò”.

Il link alla campagna: 

http://www.gen-vogliovivere.it/petizione-eterologa/?origine=DNqhpv-fblh-ieyx

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ZENIT Staff

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