“Prof, sono ritornata da Modena. È stato veramente un gran coraggio tornare, soprattutto per via di mia madre. Ho avuto paura. Mi chiedevo: “E se, tornando, trovo la porta chiusa? Se lei non mi vorrà più vedere?”.
Ma è mia madre e, tornando, ho visto la sua parte migliore.
Ora mi dimostra il suo amore, mi aiuta mi ASCOLTA. Nonostante tutto quello che le ho fatto, lei ha messo da parte tutto e mi ha abbracciata!
Un atteggiamento che non mi aspettavo, mi creda. Lei, sempre manesca, sempre arrabbiata su qualsiasi cosa, per la prima volta invece che toccarmi per darmi uno schiaffo, mi tocca per una carezza, per un bacio o per un abbraccio.
A Modena, le cose con mio padre non sono andate bene. Mi sbagliavo su di lui. Lo vedevo una volta l’anno e non conoscevo il suo lato brutto, quello che ha convinto mia madre a prendermi a sei mesi e andarsene da casa, lontana da lui. Mio padre mi aveva promesso oro e argento e io ci sono cascata. Me ne sono andata via da mia madre con mille aspettative e me ne sono tornata piangendo.
“È fatto così, facci l’abitudine”, mi dice mamma, ma è un dolore incolmabile.
Ho perso tanto ma in cambio sto ricevendo tanto amore dalla persona che mi ha cresciuta da sola, dalla persona che mi accoglie a braccia aperte ogni volta che esco con gli amici e torno a casa, perché ha paura che me ne vada di nuovo. Ma non avrei il coraggio. Le cose belle sono rare, e l’amore di una mamma è la cosa più bella di questo mondo!”.
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Carissima Chiara,
se c’è qualcosa di complicato su questa terra è proprio il rapporto tra madre e figlia ed è meraviglioso leggere del vostro re-incontro!
Sulla figura della madre ci sono un sacco di luoghi comuni: la realtà è che è difficile esserlo ed ogni giorno bisogna ricominciare daccapo: proprio come ha fatto la tua mamma con te.
Ma se essere madri non è facile, neanche essere figlie è una passeggiata.
C’è chi non può fare a meno dei consigli materni e chi continua, anche in età adulta, a considerare la propria madre come un ostacolo alla propria crescita.
È un rapporto estremamente complesso che si fonda sull’idea comune che la mamma sia sempre amorevole e presente; mentre invece, spesso, ha dinamiche fondate sulla rivalità, la conflittualità ed un’eterna altalena di amore e odio.
Ma questo non ci deve mettere paura o farci sentire cattive: sarebbe troppo semplicistico.
Il fatto è che tra la madre e la figlia spesso si crea una controversa dinamica di specchio.
La madre proietta sulla figlia speranze e frustrazioni, mentre la figlia cerca la propria identità femminile o attraverso l’idealizzazione (come la mia mamma nessuno mai!) o, all’opposto, con l’aperta contestazione (ho la madre peggiore del mondo!).
Capisci quindi, che il rapporto tra madre e figlia è davvero una conquista (e chi, meglio di te, lo ha compreso!) e la vittoria non è per niente scontata.
Sai qual è la cosa più importante per raggiungere tale vittoria? Riuscire a vivere in un confronto sincero tale dinamica di amore e odio.
Sembra facile, detto così, vero?
Ed invece non lo è.
Eppure per una ragazza, affrontare un momento di grande conflittualità con la madre è un passo in molti casi necessario, per abbandonare le vesti di bambina e indossare quelle di giovane donna.
Cara Chiara, ho come l’impressione che tu abbia fatto un passo gigantesco verso il tuo cammino di giovane donna!
Hai una bravissima mamma e la sorpresa del suo abbraccio la ricorderai per sempre!
Lei, in passato, ha cercato solo di proteggerti dalle delusioni della vita.
Mi dispiace per il tuo papà: non sa che cosa si sta perdendo non standoti vicino come dovrebbe. Può darsi che un giorno ti verrà chiesto di perdonarlo.
Per ora, carissima Chiara, sono felice per te!
Dio ha fatto in modo che ogni cucciolo d’uomo, nascendo, potesse avere un padre e un madre pronti a proteggerlo.
L’umanità non sempre è capace di fare ciò a cui Dio l’ha chiamata; ma Lui non si tira mai indietro!
Tu un Padre ce l’hai!
Gesù è stato molto chiaro in questo: “Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe? Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!” (Matteo 7,9-11)
E tu chiediGli di proteggerti!
Di essere tuo Padre!
Anzi: Dio è padre e madre insieme!
Giovanni Paolo I disse una cosa che il giorno dopo finì su tutte le prime pagine dei giornali. Per i cristiani non era una novità, ma per chi non conosce il cristianesimo sì. Quel giorno lui disse:
«Il popolo ebraico ha passato un tempo momenti difficili e si è rivolto al Signore lamentandosi dicendo: «Ci hai abbandonati, ci hai dimenticati!».
«No! – ha risposto Dio per mezzo del profeta Isaia – può forse una mamma dimenticare il proprio bambino? Ma anche se succedesse, mai Dio dimenticherà il suo popolo (cfr. Is 49,15). Dio ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. È papà; più ancora è madre”.
“Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò”( Isaia 66,13)
«Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l’anima mia» (Salmo 131,2).
«Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai» (Isaia 49,15).
Carissima Chiara, figlia di Dio, amatissima e protetta da Lui, vivi tranquilla e serena; Lui c’è!