Colpo duro al terrorismo in Nigeria. Abubakar Shekau, leader di Boko Haram, sarebbe rimasto ucciso. Nei giorni scorsi la notizia era stata diffusa dall’esercito camerunense, impegnato in combattimenti contro alcune frange dell’organizzazione terroristica che avevano sconfinato. La fondatezza della notizia, non verificata, aveva spinto alla prudenza, anche in considerazione del fatto che in passato Shekau era già stato dato per morto due volte, nel luglio 2009 e nel giugno 2013.
Stavolta però sembrano esserci elementi di maggior credibilità, visto che nelle scorse ore anche l’esercito nigeriano ha confermato la notizia. Il portavoce della Difesa generale Chris Olukolade ha dichiarato che il 23 settembre circa 135 combattenti di Boko Haram si erano arresi nella città nord-orientale di Blu a seguito di scontri con l’esercito. “Nel corso di questi incontri, Mohammed Bashir, alias Abubakar Shekau è morto”, ha detto il portavoce.
Shekau, conosciuto anche con altri nomi, aveva assunto il comando di Boko Haram alla morte del suo fondatore, Mohammed Yusuf, morto dopo l’arresto nel 2009. Da quel momento Shekau è apparso in diversi video in cui lancia minacce contro le autorità. In uno dei più recenti, rivendica il rapimento, nell’aprile scorso, delle 200 studentesse nel villaggio di Chibok.