“L’intolleranza religiosa, che violenta il diritto di professare la propria fede, è una vergogna terribilmente attuale. Per questo non possiamo tacere”, ha sostenuto il Presidente della Cei. In merito a quanto sta accadendo in Iraq ed in altre zone del Medio Oriente ed in Africa il card. Bagnasco ha ricordato che i cattolici hanno pregato nel giorno della Madonna Assunta in tutte le Chiese del Paese, e hanno inviato un forte appello al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite perché la comunità internazionale uscisse dal silenzio imbarazzato e pauroso, e prendesse le misure necessarie affinché lo scempio abbia fine e i cristiani – come le altre minoranze religiose – possano tornare nelle loro case liberi e in pace. “L’uomo che uccide – ha sottolineato il porporato – è un uomo morto; morto nell’anima, nell’intelligenza, nella dignità”.
“La ferocia esibita con evidente compiacimento, fiera di seminare orrore nel mondo, – ha aggiunto – si colloca al di sotto dell’umano, è radice dei crimini contro l’umanità che dovrebbero essere esecrati da tutti ed ogni istituzione – politica, culturale, religiosa – dovrebbe prenderne la distanza in modo chiaro, pubblico e definitivo”. L’Arcivescovo di Genova ha cercato di spiegare le motivazioni che spingono alcuni giovani europei ad andare combattere al fianco dei terroristi dell’Isis con “quell’oscura seduzione che il fanatismo terroristico sembra esercitare nel vecchio mondo”.
Secondo il cardinale Bagnasco l’uomo non vive solo di pane, ma anche di ideali nobili, e quando questi sono negletti e derisi allora l’uomo si svuota, e rischia di diventare più sensibile a scopi che si presentano forti ed esaltanti anche se turpi. Indicando i conflitti che si sono scatenati in Iraq, Siria, Libia, Terra Santa, Ucraina e Nigeria, per il Presidente della Cei si tratta di un inaccettabile progetto per “cancellare la presenza cristiana”. Una “volontà di genocidio” che “semina strage e distruzione, terrore e orrore”. Riprendendo la parole pronunciate da papa Francesco a Redipuglia , il cardinale Bagnasco ha ripetuto : “La guerra è una follia e l’aggressore bisogna fermarlo con i mezzi che la comunità internazionale valuta più necessari”.