Amare per poter comprendere

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Vangelo

Lc 8,16-18

Lettura

Come una lampada deve stare in alto perché l’ambiente risplenda di luce, così il discepolo è chiamato a una pubblica testimonianza di fede, privo di ogni rispetto umano. La Parola di Dio non è riservata a un gruppo di iniziati, ma è rivolta a tutti. Una volta annunciata, la Parola prende possesso del nostro essere, perché siamo illuminati dallo splendore della sua luce. Non basta però ascoltare la Parola, occorre lasciarsi trasformare, assumere un preciso orientamento di vita. Essa ci chiama a una relazione nuova con Dio e con i fratelli, perciò alla conversione del cuore e della vita. 

Meditazione

Il Vangelo oggi propone come compito precipuo del discepolo, dopo aver accolto la Parola con un cuore disponibile, la chiamata a diventarne banditore. L’annuncio del Vangelo diventa così compito primario di tutta la Comunità cristiana e dei singoli battezzati, non solo di alcuni specialisti. Papa Francesco, nella sua esortazione apostolica Evangelii gaudium, al n. 120, ci ricorda che «ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione e sarebbe inadeguato pensare a uno schema di evangelizzazione portato avanti da attori qualificati in cui il resto del popolo fedele fosse solamente recettivo delle loro azioni». Nessuno può sottrarsi, quindi, a questo compito, anche se il grado della fede è ancora imperfetto, anche se l’ambiente in cui è chiamato ad annunciare la Parola è spesso indifferente o addirittura ostile. Certo è che la Parola esige dal discepolo un progressivo approfondimento per arrivare a una sempre più profonda comunione con il Signore. Egli ci dona lo Spirito Santo che ci fa gustare la Parola ascoltata, la rende comprensibile, in modo che possiamo attualizzarla nel tempo che stiamo vivendo, con le fatiche che non ci sono risparmiate. Da qui l’impegno perché la nostra vita personale, stimolata dalla testimonianza fedele di tanti Santi, amici del Signore, non sia in contrapposizione con la Parola annunciata: da qui discende anche la fatica di contrastare l’anti- evangelo che rinasce continuamente in noi. La Parola di Dio è sempre feconda, ma se noi con le nostre opere offriamo una contro-testimonianza, impediamo al seme di fruttificare, blocchiamo la “corsa della Parola” con le nostre stesse mani. 

Preghiera

Aiutaci, o Signore, ad annunciare con larghezza la tua Parola. Fa’ che sentiamo questo compito come l’impegno primario che tu ci affidi. Permettici di far risuonare la Parola in tutti gli ambienti di lavoro, di studio, di svago. Fa’ che la nostra vita non sia in contraddizione con quanto annunciamo. 

Agire

Sentiamoci responsabili delle nostre azioni, in ogni ambiente di vita. Là dove ci troviamo, siamo chiamati a diffondere il profumo del Vangelo con la nostra testimonianza.

Meditazione a cura di mons. Oscar Cantoni, vescovo di Crema, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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