"Cari giovani, costruite un'Albania migliore e un mondo migliore"

Dopo la Messa, il Papa prega l’Angelus in piazza Madre Teresa. Prima però esorta calorosamente i giovani a dare speranza al paese “con la forza del Vangelo e l’esempio dei martiri”

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Al termine della Santa Messa in piazza Madre Teresa, Papa Francesco recita l’Angelus insieme ai numerosi fedeli presenti. Prima di introdurre la preghiera mariana, il Santo Padre però saluta tutti coloro che sono venuti dall’Albania e dai Paesi vicini. “Vi ringrazio per la vostra presenza e per la testimonianza della vostra fede”, dice, rivolgendosi in particolare ai giovani, a cui – come nell’omelia della Messa – invita a costruire la propria esistenza su Gesù Cristo.

“Chi costruisce su Cristo costruisce sulla roccia, perché Lui è sempre fedele, anche se noi manchiamo di fedeltà – aggiunge il Pontefice – Gesù ci conosce meglio di chiunque altro; quando sbagliamo, non ci condanna ma ci dice: «Va’ e d’ora in poi non peccare più»”.

“Cari giovani, voi siete la nuova generazione dell’Albania”, sottolinea poi Francesco, e auspica che “con la forza del Vangelo e l’esempio dei martiri, sappiate dire no all’idolatria del denaro, no alla falsa libertà individualista, no alle dipendenze e alla violenza”, per dire invece sì “alla cultura dell’incontro e della solidarietà, sì alla bellezza inseparabile dal bene e dal vero; sì alla vita spesa con animo grande ma fedele nelle piccole cose”. “Così costruirete un’Albania migliore e un mondo migliore”, assicura il Pontefice.

Infine, si rivolge alla Vergine Maria, venerata in Albania con il titolo di «Nostra Signora del Buon Consiglio»: “Mi reco spiritualmente al suo Santuario di Scutari, a voi tanto caro – dice Francesco – e le affido tutta la Chiesa in Albania e l’intero popolo albanese, in particolare le famiglie, i bambini e gli anziani”. “La Madonna – è dunque la sua benedizione – vi guidi a camminare insieme con Dio, verso la speranza che non delude mai”.

Angelus Domini…

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ZENIT Staff

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