Sono 50 i giornalisti provenienti da dieci paesi differenti del mondo che accompagnano Papa Francesco in aereo per il suo breve viaggio in Albania. Durante il volo Roma-Tirana, il Pontefice ha voluto salutarli uno per uno, augurando loro “una buona giornata di lavoro e non di riposo”. “Sarà un lavoro un po’ forte, una bella giornata laboriosa”, ha aggiunto, congedandosi con il consueto “pregate per me”.
A fianco al Pontefice, c’era il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi che ha dato il “benvenuto” al Santo Padre. “Siamo molto lieti che anche se il viaggio è breve vuole dedicarci un minuto per un saluto iniziale”, ha detto, presentando i diversi media presenti sull’aereo: stampa, agenzie, televisione, radio, fotografi e così via. Dopo i 50 giornalisti presenti sul Boeing, in Albania – ha ricordato Lombardi – “ci aspettano naturalmente molti di più che sono andati direttamente e poi tutti gli albanesi in festa”.
Prendendo la parola Francesco ha detto a tutti “grazie”: “Grazie del vostro aiuto che fa tanto bene, perché così la gente, il mondo sa, le cose che fa il Papa, che fanno le Chiese, in questo caso l’Albania”. Essa, ha proseguito, “è un Paese che ha sofferto tanto, tanto. Tante sofferenze”; allo stesso tempo è “un Paese che è riuscito a trovare una pace con le differenze religiose e questo è un bel segno per il mondo: il dialogo, la pace, questo equilibrio che è a favore della governance”.