Durante il periodo di vacanze, con un mio amico ci eravamo prefissi una camminata senza una meta stabilita ma, possibilmente, verso un luogo dove nessuno avesse messo piede; un deserto.
Non un filo d’erba, non un metro quadrato pianeggiante, di sorgenti, ruscelli, torrenti,… manco…l’ombra.
Nessuno di noi due pensava di cercare e tanto meno di trovare un fiore. Eppure un fiore nel deserto l’abbiamo visto. Unico, bellissimo, dai colori sgargianti, vestito a festa, solo tra i sassi, insperato…Come si chiama? – “Fiore d’un giorno” – azzarda il mio amico; cioè un fiore che ha un solo giorno di vita: nasce al mattino, fiorisce a mezzogiorno e muore alla sera.
Dalla borraccia abbiamo bevuto un sorso d’acqua e un sorso l’abbiamo riservato anche per il fiore del deserto, il fiore d’un giorno, il fiore per nessuno. Gratuità assoluta.
Che strano! Questo fiore d’un giorno è fiorito oggi; perciò non possiamo chiamarlo fiore per nessuno. Chi siamo noi due? Proprio oggi, solo per oggi e quindi per noi due. Ieri non c’era, domani non ci sarà. Gli unici a goderlo, qui, oggi, siamo noi due.
Allora qualcuno ha pensato di farcelo incontrare, un Innamorato ce l’ha offerto.
Fiore di Chi vuol dirmi: “Quando sei sperduto e disperato, quando ti senti solo e abbandonato… questo fiore che metto sulla tua strada ti ricorda che sperduto non sei, solo non sei, abbandonato non sei…
Ciao da p. Andrea
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