Autorizzata dopo lunghe riflessioni dalla polizia di Zurigo che teme le proteste, la marcia, ecumenica, è alla sua 5° edizione.
Interverranno vari testimoni per la vita e sono invitate specificamente anche le donne vittime dell’interruzione di gravidanza.
Sul sito www.marchepourlavie.ch, in tedesco e francese, si può firmare un documento che dopo avere ricordato il preambolo della Costituzione Svizzera che apre “In nome di Dio Onnipotente…”, fa presente che la Svizzera sta andando in una direzione che non accoglie favorevolmente i concepiti.
“Non vogliamo essere testimoni silenziosi di una ingiustizia così grande, ed alzeremo la voce affinché i deboli del nostro paese ritrovino un diritto assoluto alla vita” continua il documento.
Sempre oggi, un po’ più a nord, a Berlino, si muoverà la Marsch für das Leben, Marcia per la Vita tedesca, organizzata dall’associazione Bundesverband Lebensrecht, il cui dirigente Manfred Libner è membro della Federazione One of Us e ha coordinato l’iniziativa di raccolta firme per “Uno di Noi” in Germania.
Oggi i partecipanti si sono incontrati di fronte al Bundeskanzleramt, vicino al Reichstag, sede del parlamento tedesco (www.marsch-fuer-das-leben.de/en).
“Si alla vita” per un’Europa senza aborto e senza eutanasia! scrivono gli organizzatori, “per ricordare i bambini abortiti e le innumerevoli donne, uomini e famiglie che soffrono a causa dell’aborto”.
Il 4 ottobre il popolo per la vita continuerà a camminare in Portogallo con la Caminhada Pela Vida di Lisbona.