Domenica 21 settembre, papa Francesco terrà la sua prima visita apostolica in Europa, che coincide con il suo quarto viaggio internazionale. La destinazione scelta è l’Albania. La visita si svolgerà in un solo giorno e avrà interamente luogo nella capitale Tirana. A causa della brevità del viaggio non sarà possibile per il Santo Padre visitare la città di Scutari, nel Nord del paese, dove è situato il santuario della Madonna del Buon Consiglio.
Lo ha riferito stamattina, il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, durante un briefing con i giornalisti accreditati. Il portavoce vaticano ha anche ricordato il viaggio di Giovanni Paolo II tenutosi nel medesimo paese nel 1993, osservando come, da allora, la Chiesa albanese abbia conosciuto molti cambiamenti. In effetti, uno degli incontri della giornata avverrà nella nuova cattedrale, simbolo dello sviluppo della Chiesa di questa nazione.
Padre Lombardi ha poi precisato che i discorsi del Papa saranno in italiano, poiché in Albania, sia per la vicinanza storica che fisica, molti abitanti conoscono questa lingua. I discorsi saranno comunque tradotti.
Parlando della visita ha inoltre sottolineato che “un primo motivo è quello di dare un omaggio ai martiri della fede in questo paese che ha sofferto una terribile persecuzione da parte del comunismo ateo: è stato considerato il primo stato ateo nel mondo, iscrivendo l’ateismo nella propria Costituzione…”.
Il portavoce vaticano ha poi ricordato che il Papa è molto interessato a “favorire un clima di convivenza interreligiosa, positiva, serena, di convivenza armoniosa, di modo che i buoni rapporti tra le diverse fedi e religioni in Albania, possa essere un messaggio per gli altri paesi e per altre parti del mondo”.
Durante la conferenza stampa, a Lombardi è stato chiesto in merito all’ipotetica minaccia di un attacco da parte dello Stato e di altri gruppi jihadisti islamici. “Se la domanda è: ‘ci sono minacce specifiche e preoccupazioni specifiche per le quali prendere mezzi particolari?’, la risposta è no”, ha detto. Pertanto, il portavoce vaticano ha precisato che “non vi sono minacce o rischi specifici che possano cambiare il modo in cui il Papa si comporterà o il modo in cui il viaggio sarà organizzato. No, siamo tranquilli, sarà ancora una volta utilizzata la jeep scoperta utilizzata in piazza San Pietro, nei grandi trasferimenti nei percorsi principali, con l’idea che noi sappiamo che il Papa vuole muoversi tra la gente senza soluzione di continuità”.
Sono stati infine ricordati i momenti chiave della giornata. Dopo la cerimonia di benvenuto presso il Palazzo Presidenziale, la messa si terrà nella piazza di Tirana dedicata a Santa Teresa. Seguirà l’incontro interreligioso presso l’Università Cattolica “Nostra Signora del Buon Consiglio” e i vespri nella nuova cattedrale di Tirana. Lì si vivrà probabilmente uno dei momenti più significativi del viaggio, con le testimonianze di due superstiti della persecuzione religiosa: un prete e una suora. Infine, il Santo Padre visiterà il Centro di Betania, che ospita bambini disabili e abbandonati.