Le parole del Papa hanno "scosso la nostra indifferenza"

Al termine della visita al Sacrario di Redipuglia, l’Ordinario Miliare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò, ha espresso la propria gratitudine al Santo Padre

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Un messaggio di ringraziamento espresso “con profonda commozione”, quello di monsignor Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, al termine della visita di papa Francesco al Sacrario di Redipuglia.

“Grazie per questa Eucaristia così densa di memoria, supplica, speranza; grazie per la Sua presenza in questo luogo, simbolo del dolore infinito che ogni guerra porta con sé. Della guerra che oggi ricordiamo, della guerra che ci circonda, minacciosa e lontana, eppure tanto vicina. Sì, vicina, perché la guerra è di tutti anche se è vissuta da un solo popolo sulla terra”, ha detto Marcianò rivolto al Santo Padre.

Le parole del Pontefice, ha aggiunto il presule, hanno “scosso la nostra indifferenza”, principale foraggiatrice di tutte le guerre. “La guerra – ha dichiarato l’Ordinario Militare – suscita indifferenza finché non sentiamo fratelli coloro che soffrono e muoiono, finché tutti non ci sentiamo fratelli: e Lei, Santo Padre, non smette di ricordarci che «la fraternità è fondamento della pace»”.

“Come cristiani, come uomini e anche come militari – ha  proseguito –  siamo convinti che la pace è «il futuro della guerra» e vogliamo impegnarci per costruirla. In questa Eucaristia, abbiamo fatto memoria ma con Lei, Santo Padre, chiediamo a Dio che la memoria sia purificata. Che sentimenti e gesti di perdono, misericordia, amore del nemico vincano sulle smanie di potere, avere, successo che albergano anche nel nostro cuore e che solo la preghiera può vincere”.

Al termine della celebrazione eucaristica nel Sacrario, papa Francesco ha consegnato ai 13 ordinari militari presenti la lampada francescana della pace, alimentata dall’olio, donato dall’associazione Libera di don Ciotti, prodotto sui terreni confiscati alla mafia. Quest’ultimo gesto, ha commentato l’Ordinario Militare, è stato come l’affidamento di una preghiera.

“Grazie per aver affidato il dono e il compito della pace alla Chiesa che è nel mondo militare, ai responsabili delle Nazioni, a tutte le Forze Armate, agli uomini e donne di buona volontà. Con l’aiuto di Dio e di Maria, Regina e Madre della Pace, ci sforzeremo di invocarlo, costruirlo, custodirlo, attingendo al Vangelo l’olio per la lampada della nostra vita”, ha commentato in conclusione monsignor Marcianò.

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ZENIT Staff

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