Evangelizzazione, pace e famiglia sono le tre priorità dei vescovi congolesi, ricevuti stamattina in visita ad limina apostolorum da papa Francesco.
Intervistato dalla Radio Vaticana, il presidente della Conferenza Episcopale Congolese, monsignor Nicolas Djomo Lola, ha parlato della “necessità di evangelizzare in profondità, di radicare e consolidare la fede in Cristo dei nostri fedeli in un contesto in evoluzione segnato dall’offensiva delle sètte, dalla povertà estrema, dalla mancanza di pace”.
In tale contesto, l’attenzione dei presuli congolesi “si è concentrata sulla famiglia, perché riteniamo che la famiglia resti la leva fondamentale per far fronte a tutte queste grandi sfide che abbiamo davanti”.
Monsignor Djomo Lola ha ribadito l’impegno della sua conferenza episcopale affinché, sulla scia degli impegni presi durante l’ultimo Sinodo per l’Africa, “la pace possa radicasi nei cuori delle persone”, attraverso la pastorale che viene portata avanti in tutte le diocesi del paese.
A livello nazionale e diocesano, i vescovi congolesi hanno infatti promosso “diverse iniziative perché i principi cristiani che hanno ricevuto con il Battesimo possano portare frutti nella società, segnatamente nella vita politica”.
È inoltre in via di definizione “un ufficio di collegamento permanente con i parlamentari di tutti gli orientamenti per contribuire a trasformare le coscienze delle élite. Si tratta, a nostro avviso – ha commentato Djomo Lola – di una leva importante per stabilire una pace durevole nel nostro Paese”.
Parlando, invece, del Sinodo dei Vescovi per la Famiglia, la chiesa congolese ha sollecitato le diocesi ad “organizzare diverse attività, celebrazioni, pellegrinaggi, per sensibilizzare i fedeli sull’importanza della famiglia cristiana. Abbiamo quindi già avuto modo di fare delle riflessioni che sottoporremo all’assemblea sinodale”, ha spiegato il presidente della Conferenza Episcopale.
Monsignor Djomo Lola si è poi soffermato sulla drammatica situazione che coinvolge ampie aree del paese, funestate dalla presenza di gruppi armati e di ribelli, ricordando in particolare il sequestro, avvenuto il 19 ottobre 2012, di tre sacerdoti nei pressi di Butembo. “In questa regione – ha detto – molti fedeli sono veramente in difficoltà e questo tocca tutta la nostra Chiesa che soffre per la situazione nell’Est”.
Per sradicare le instabilità sia politiche che economiche, i vescovi congolesi, in collaborazione con altre conferenze episcopali africane, si stanno battendo “perché le compagnie estrattive che sfruttano illegalmente le miniere rispettino le regole così da permettere alla popolazione locale di beneficiare delle risorse naturali del Paese”.
Accennando infine alla situazione finanziaria delle diocesi congolesi, monsignor Djomo Lola ha precisato che le entrate ancora non coprono tutti i bisogni pastorali, ma c’è una presa di coscienza da parte dei fedeli”, molti dei quali hanno iniziato a “prendersi carico dei loro sacerdoti” ed “anche a costruire le loro chiese”.