Dio corre in aiuto dei poveri

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Vangelo

Lc 6,20-26 

Lettura

Gesù annuncia che il Regno è arrivato: si rivolge ai discepoli e alla folla elogiando i poveri, gli affamati, gli oppressi, coloro che piangono. Li proclama beati non perché la loro situazione sia un bene, ma perché essi godono dell’intervento di Dio in loro favore. Sì, Dio se ne prende cura e salva quanti hanno fame, si mette dalla parte di quanti sono tristi e soli, ascolta il loro grido. Costoro devono continuare a riporre fiducia in Dio. Nel volto dell’Uomo Gesù, nelle sue parole, nei suoi gesti, sono mostrati la sollecitudine e l’amore del Padre per i piccoli e per i poveri. 

Meditazione

Le Beatitudini non sono un codice etico comportamentale, non ci dicono, cioè, cosa dobbiamo fare. Piuttosto, ci testimoniano cosa fa Dio nei confronti di quanti si affidano a Lui, ci insegnano ad accogliere il suo metro di misura, per fare anche noi ciò che fa Lui. La lieta, sorprendente notizia consiste nell’annuncio di Gesù circa lo stile di Dio, che, fedele al suo agire, pone i poveri, esposti a varie situazioni di sofferenza, al centro delle sue attenzioni e delle sue premure: li rende felici! Dio capovolge così i valori comuni: viene in aiuto agli ultimi della società, privilegia i piccoli e i diseredati. Essi sono chiamati beati quando, invece, sono per lo più ignorati o spesso rifiutati dai vari potenti di turno. Siamo dunque invitati a rovesciare le nostre valutazioni e le nostre certezze. Non sono i beni né le ricchezze che possono bastare al cuore dell’uomo e dare pienezza di senso alla vita. Solo se anche noi ci riconosciamo poveri tra i poveri possiamo occupare un posto speciale nel cuore di Dio. I poveri vanno accolti con amicizia, esigono gesti semplici, ma quotidiani di solidarietà. “Nessuno può sentirsi esonerato dalla preoccupazione per i poveri e per la giustizia sociale” (Papa Francesco). Se saremo cordialmente vicini a quanti vivono le diverse forme di povertà, vecchie o nuove che siano, questi si sentiranno, in ogni comunità, come “a casa loro”. La nostra accoglienza diventa così una grande, efficace presentazione della buona novella. Tra i poveri vanno inclusi anche coloro che sono perseguitati a causa della fede: non dimentichiamo che molti, anche oggi nel mondo, testimoniano Gesù nonostante siano esposti a grandi pericoli, e lo fanno con dolcezza, senza risentimento verso i loro persecutori. 

Preghiera

Benedetto sei tu, Signore, perché prepari a noi, tuoi poveri, un cammino di felicità. Sei tu che ti prendi cura di quanti sono nell’affanno e nel dolore! Fa’ che noi impariamo ad amare i poveri che incontriamo e li aiutiamo a sentirsi tra noi “come a casa loro”, solleciti verso tutte le loro necessità. 

Agire

Accogliamo oggi quanti si presenteranno a noi sotto le diverse forme di povertà: materiali, morali e spirituali. Riceviamoli con uno sguardo di benevolenza e di tenerezza. 

Meditazione a cura di mons. Oscar Cantoni, vescovo di Crema, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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