Un’alleanza di tutte le religioni per contrastare la violenza terroristica del movimento Boko Haram che pretende di instaurare il califfato nel nord-est della Nigeria nascerá ad Anversa, dove domenica si apre il XXVIII Incontro Internazionale della Comunitá di Sant’Egidio sul tema La pace è il futuro.
“Le vittime della violenza vanno difese”, ha detto il presidente della Comunità Marco Impagliazzo nella conferenza stampa di presentazione dell’evento: “Dopo il fallimento dell’Iraq, dove l’Europa e il mondo occidentale non hanno capito per tempo che il disfacimento dello Stato avrebbe colpito soprattutto le minoranze e i settori piú fragili della popolazione, dobbiamo assolutamente evitare che un simile scenario si apra nel cuore dell’Africa”.
A sua volta, il vescovo di Anversa mons. Johan Bonny ha proposto che dai lavori emerga l’esigenza di “costruire una piattaforma comune di carattere morale e spirituale, sulla quale le religioni e le correnti di pensiero umanistiche si confrontino per promuovere ovunque la pace e la lotta alla violenza di matrice religiosa”.
All’Incontro di Anversa parteciperanno esponenti di diversi gruppi religiosi nigeriani. Il presidente della conferenza episcopale, cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, arcivescovo di Abuja, presiederà lunedì mattina un panel sul tema: I martiri del tempo presente, e non mancherà di illustrare la situazione del suo paese, dove l’esercito, male equipaggiato e demoralizzato, sembra incapace di contrastare l’avanzata dei gruppi islamisti nella regione del Borno nella quale 250 mila persone vivono nel terrore delle conversioni forzate.
Nel pomeriggio, poi, una tavola rotonda sará dedicata proprio alla situazione nigeriana. Parteciperanno, oltre al cardinal cardinale Onaiyekan, l’Imam Muhammad Ashafa, il pastore James Wuye, dell’Interfaith Mediation Center, insieme all’arcivescovo cattolico Ignatius Ayau Kaigama, e all’emiro di Wase Mohamed Sambo Haruna. Saranno loro ad unire le proprie voci per chiedere un impegno di tutti i gruppi religiosi presenti nel paese per contrastare l’intolleranza e la violenza dei fondamentalisti.