Sarà una lunga riunione quella di oggi, in Vaticano, del Consiglio per l’Economia, il nuovo organismo istituito da Papa Francesco, composto da 15 membri, che affianca e indirizza la neonata Segretria dell’Economia per vigilare sulla gestione degli affari economici della Chiesa. La riunione – ha spiegato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi – si è aperta questa mattina alle 9 e si concluderà questo pomeriggio sul tardi. E’ stato il gruppo stesso a scegliere questo orario continuato, precisando di non voler lavorare “con orari mediterranei”, ha dichiarato Lombardi, con una punta di ironia.
Al centro dei lavori del Consiglio, ci sono soprattutto gli statuti della nuova Segreteria per l’Economia, lo statuto del Revisore generale, la relazione sullo sviluppo della Segreteria per l’Economia e il relativo trasferimento di competenze dall’Apsa, l’organismo per l’amministrazione del patrimonio della sede apostolica, nonchè le pratiche per i resoconti finanziari e per la preparazione dei bilanci “per avere un sistema chiaro, operativo e trasparente”. “I bilanci sono già stati fatti – ha sottolineato Lombardi – ma avranno nuove indicazione sulle modalità per realizzarli”. Tra i membri era assente solo il cardinale Juan Luis Cipriani.
Sempre padre Lombardi ha poi rivelato che il neo presidente dello Ior, Jean Baptiste De Franssu, si è dimesso dal Consiglio per una sua ”evidentemente incompatibilità’, viste le funzioni di controllo sullo stesso Ior attribuite al Consiglio stesso. Sicuramente, ha aggiunto il gesuita, “sarà nominato un altro esperto al post suo”.
Secondo il motu proprio “Fidelis dispensator et Prudens” dello scorso 24 febbraio, con cui il Papa istituiva l’organismo, il Consiglio deve essere composto da 15 membri: otto “eletti tra cardinali e vescovi”, gli altri sette tra “esperti di varie nazionalità, dalle competenze finanziarie e dalla riconosciuta professionalità”.