Diciassette tra campioni olimpici e mondiali racconteranno la loro esperienza di vita e i loro progetti. Tra questi, il pallanuotista plurimedagliato Alessandro Campagna, attuale allenatore della nazionale italiana, il quale sottolinea come il gioco di squadra sia fondamentale per educare alla “rettitudine come condotta morale, la lucidità nel misurarsi con l’altro, il valore del gruppo rispetto all’ individuo, passare la palla ed evitare il protagonismo per il bene della squadra”.
Sarà presente anche il campione europeo di pugilato Vincenzo Cantatore che afferma: “L’essere in gara, nella dinamica del confronto, richiede l’esercizio di alcune virtù: la gratuità in cui dovrebbe svolgersi il confronto, ossia il generoso distacco dall’affermazione pura e semplice e il riconoscimento degli altri”.
Il nuotatore e poi pentatleta, Daniele Masala, campione mondiale e olimpico, sostiene invece che “l’uomo misura se stesso in azione, nella dinamica dello sforzo fisico, liberante ed insieme affaticante”. Per Aldo Montanaro, campione di scherma, “l’importanza e il valore delle regole, sono espressione di onestà verso se stessi e di rispetto degli altri”. Clemente Russo, altro campione di pugilato aggiunge: “Lo Sport spinge al di là dei limiti” e esalta “il valore della fatica, dell’impegno e della determinazione. La vittoria è espressione dei tanti sacrifici”.
Sarà presente all’incontro anche Abdon Pamich, il marciatore italiano tra i più medagliati alle Olimpiadi, che rimarca che lo Sport è per tutta la vita, perché esprime “il valore della continuità, espressione della dignità e della bellezza che appartengono ad ogni condizione e ad ogni fase della vita”.
Per la graziosa campionessa croata di salto in alto Blanka Vlašić, “la famiglia è terreno fertile per il campione nascente. L’amore e il sostegno della famiglia sono spesso la via maestra per nutrire e trasformare i sogni e i talenti in realtà”. Mentre per l’ex comandante delle Frecce tricolori, Massimo Tammaro, ora formatore e insegnante per la Ferrari e per alcuni gruppi bancari, “i valori della disciplina sportiva possono aiutare anche chi affronta lavori impegnativi ed intellettuali”.
Ma ci saranno anche il surfista Nikolaus Von Rupp, la cantante e campionessa paraolimpica Annalisa Minetti, testimone di una “eccellenza a tutto campo”, e Ilario di Buò, arciere italiano due volte medaglia d’argento alle olimpiadi di Sydney e Pechino, che racconterà la bellezza dello sport individuale, ovvero “prendere coscienza di sè nel confronto con la realtà e nell’avvertimento delle proprie possibilità”.
Il canottiere azzurro Lorenzo Porzio campione del mondo e medaglia di bronzo alle olimpiadi di Atene 2004, ora pianista, concertista, compositore e direttore di orchestra, spiegherà come lo sport “concorra all’espressione unitaria di sé, vista come armonia di forme, corpo e musica”.
Invece Luca Pancalli, il pentatleta diventato paraplegico a causa di una caduta da cavallo, attualmente presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana, porterà la sua esperienza nell’ambito dello sport per disabili. “Un’occasione – dice – di incontro, di fraternità, oltre che una motivazione psichica crescente per riprendersi la vita”.
Nell’incontro avrà spazio anche Santo Rullo, psichiatra campione mondiale di accoglienza e socialità, tra gli inventori del calcio sociale, che descriverà la “forte dimensione sociale” dello sporto, in virtù di un linguaggio “comprensibile per tutti”. Per questo esso è “luogo dell’incontro – dice Rullo – un invito a inserirsi anche in contesti in cui esistono reali disagi psichici o sociali”.
Tra gli ospiti, infine, Alessia Lucchini, finalista alle Olimpiadi di Sidney nel 2000 con la squadra di nuoto sincronizzato. L’atleta è attualmente impegnata con il progetto Filippide in attività di allenamento e preparazione a competizioni sportive, con soggetti affetti da autismo e sindromi rare ad esso correlate.
Donna prima che campionessa la Lucchini sostiene che “l’armonia delle forme, la ginnastica, la coreografia e la musica sono nel mondo sportivo femminile componenti importanti e capaci di creare ammirazione e stupore”. “L’entusiasmo per la pratica sportiva – afferma – può essere fonte di realizzazione e di felicità anche quando non è più centrato sul risultato ma diventa occasione di servizio per l’altro”.
Insomma un incontro, questo dell’Università Europea di Roma, che darà realizzerà l’auspicio di Papa Francesco, espresso nell’incontro di lunedì con i calciatori in Aula Paolo VI: ovvero far sì che lo sport sia veicolo della “cultura dell’incontro” e che contribuisca ad “un valido e fecondo apporto alla pacifica coesistenza di tutti i popoli, escludendo ogni discriminazione di razza, di lingua, e di religione”.
L’incontro gode del patrocinio del Pontifcio Consiglio dei Laici ed ha come Sponsor la “Petro Trading & Supply LLP” e “L’American Social – Bar & Restaurant”
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