Come sole che sorge

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

La profezia del profeta Natan riassume le attese messianiche del popolo di Israele. La promessa di Dio a Davide assicura alla sua discendenza il regno e la benedizione di Dio. Una promessa che attraversando le generazioni giunge fino a Cristo, fino a noi. Il Salmo 88[89] celebra la fedeltà di Dio a questa promessa, una fedeltà “che edificherà il trono di Davide di generazione in generazione”, non è semplicemente l’assicurazione della protezione divina sul casato reale di Davide, ma la promessa di Abramo che, passando attraverso la discendenza del Re, arriverà fino alla nascita del Messia. 

Meditazione

Il Cantico di Zaccarìa celebra il “sole che sorge” sul mondo, Cristo Signore, annunciato dal suo profeta, colui che accompagna la Sposa all’incontro con il suo Sposo, che prepara Israele ad accogliere la rivelazione della Parola di Dio. In Giovanni, Dio incomincia il compimento delle profezie antiche ricordandosi della “sua santa alleanza e il giuramento fatto ad Abramo”. Il grembo sterile ha partorito la profezia feconda che dona speranza al mondo; dalla bocca muta dei figli di Israele s’innalza il cantico della nuova lode, quella del popolo che riceve la “conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati”. L’uomo vive nella dispersione e nella confusione, i suoi sentieri sono contorti e spinosi, i suoi progetti conducono spesso all’affanno e alla sofferenza. Il peccato ha costruito le sue strutture che chiudono l’umanità in una prigione da cui l’uomo non sa liberarsi da solo con i forti legami che ne imprigionano l’anima e il cuore. Il dolore del mondo aspetta un salvatore potente, ogni uomo ha bisogno dei profeti che sappiano annunciare con la loro vita e la loro parola la speranza di un redentore. Anche oggi il mondo attende l’aurora della salvezza, ha bisogno dell’avvento di Colui che possa rivelare il volto di Dio a chi «giace nelle tenebre» e «dirigere i suoi passi sulla via della pace». Il buio del mondo spinge l’uomo a perdere la speranza e a credere soltanto alle miopi prospettive dell’interesse, del potere, del piacere che lo schiacciano e lo opprimono. La luce del sole che sorge sul mondo dissipa le tenebre e conduce alla vita nuova. Lasciamoci ricolmare dalla verità e dalla speranza, lasciamoci illuminare dallo splendore del volto di Cristo, lasciamoci condurre nei sentieri luminosi del Vangelo. 

Preghiera

Signore, illumina le tenebre del mio cuore, fa’ risplendere la luce del tuo volto affinché possa vivere e gioire nella luce senza fine della tua verità e del tuo amore; indicami la strada da percorrere affinché possa comprendere la tua volontà e dirigere la mia vita sulle vie della pace. 

Agire

Imparerò a vivere nella luce del Vangelo di Cristo e a fare della mia vita un dono splendido di grazia, sarò segno di speranza e strumento di pace per me e per i fratelli.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Marco Frisina, presidente della Commissione Diocesana di Roma per l’Arte Sacra e i Beni Culturalitratta dal mensile “Messa Meditazione”per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it 

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ZENIT Staff

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