“Cari bambini,

vi ringrazio per i vostri sogni e le vostre preghiere che avete raccolto in quella cesta che mi avete dato. Grazie tante! Li presentiamo insieme a Gesù: Lui li conosce meglio di tutti; Lui conosce quello che c’è nel profondo del nostro cuore. Specialmente con voi bambini, Gesù ha un legame speciale, vi sta sempre vicino. Adesso, recitiamo insieme una preghiera alla Madonna davanti a questa bella statua: la Madonna con Gesù. Ave Maria (…) Vi benedica Dio onnipotente (…) Grazie tante!”

Queste le parole che papa Francesco, oggi pomeriggio, ha rivolto al personale sanitario, ai bambini e alle loro famiglie dell’Ospedale "Bambin Gesù" di Roma.

Per due ore il pontefice ha fatto visita ai piccoli pazienti dell’Ospedale pediatrico che si trova sul colle Gianicolo a fianco della Pontificia Università Urbaniana.

A ricevere il Pontefice c’erano tra gli altri il direttore del Bambin Gesù, Giusepe Profiti, la duchessa Maria Grazia Salviati, della famiglia che ha fondato l'ospedale, donato nel 1924 alla Santa Sede. Presenti anche il segretario di Stato, monsignor Pietro Parolin e il suo predecessore, il cardinale Tarcisio Bertone.

L'ospedale è di proprietà della Santa Sede ed è la più grande clinica e centro di ricerca pediatrica in Europa, con 2.600 tra medici, ricercatori, infermieri, tecnici e impiegati.

A bordo di una utilitaria, Papa Francesco è entrato da Piazza Sant'Onofrio e si è diretto verso il piazzale del Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA).

Lì c’era ad aspettarlo un gruppo di bambini di nazionalità diverse che gli hanno donato un cuore, simbolo della campagna che l’ospedale sta conducendo per rinnovare la sezione di Terapia Intensiva Cardiochirurgica.

Al Papa hanno consegnato anche un album di disegni realizzati dai pazienti e un bouquet di rose bianche in onore di Santa Teresa di Gesù Bambino, da deporre ai piedi della "Madonnina" che sta nel Dipartimento di Emergenza e Accettazione.

Nel ricevere il Pontefice il direttore dell'ospedale ha reso noto che una delle nuove strutture in costruzione prenderà il nome di papa Francesco.

Durante la visita, il Santo Padre ha dedicato le sue attenzioni ai piccoli malati e alle loro famiglie, consolandoli e incoraggiandoli.

Tra i presenti anche il ragazzo Saverio Marinelli, che da bambino è stato il primo al mondo, nel 2010, a ricevere un cuore artificiale permanente.

Accompagnato per mano da due bambini il Papa si è diretto verso la cappella dove ha incontrato e abbracciato i bambini della divisione di oncologia. Nel reparto di terapia intensiva, dove sono ricoverati dieci bambini con situazioni complesse, il Papa ha incoraggiato i medici sottolineando l’importanza del loro lavoro per curare il male.

Nell’incontro con i bambini ed i familiari il Papa ha voluto essere da solo. Niente cardinali e monsignori al seguito, niente  scorta, nè fotografi e telecamere.