L'autorità di Gesù

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Il libro dei Numeri ci presenta un oracolo atipico. Balaam, il profeta che lo pronuncia, non è ebreo ma riconosce nel Signore il suo Dio. Egli viene incaricato dal re moabita Barak di maledire Israele, ma egli non può fare a meno di benedirlo con parole straordinarie. Balaam è dunque uno straniero che diviene profeta del Signore a favore del suo popolo; la stella che spunta da Giacobbe, infatti, è Davide con la sua discendenza messianica. Matteo racconterà il compimento di questo oracolo quando descriverà la stella che guida i Magi – anch’essi stranieri – a riconoscere il Messia atteso nel Bambino di Betlem. 

Meditazione

L’origine dell’autorità di Gesù è un problema per i capi dei sacerdoti e gli anziani. Capire da dove provenga la sua autorità è una necessità capitale, dal momento che Gesù stesso mette in discussione la loro autorità. È difficile, per gli anziani, ammettere di essere superati in sapienza e grazia da un giovane galileo. La dottrina di Gesù, inoltre, è forte, autentica, convincente e soprattutto nuova. Questo rabbi trentenne è irresistibile, bisogna prenderlo con l’inganno, attraverso un cavillo retorico. Il sotterfugio usato da Gesù tende a smascherare le vere intenzioni degli anziani, i quali cadono nel trabocchetto in cui volevano far cadere il Maestro. Quale era l’autorità di Giovanni Battista a cui essi non hanno creduto, che hanno abbandonato al suo destino senza muovere un dito per salvarlo da Erode? L’autorità di Gesù è la stessa che muoveva Giovanni: la Verità della Parola di Dio, Dio stesso. Il Signore li costringe ad ammettere la loro ignoranza: «Non lo sappiamo», per cui Egli si sente in diritto di non dare la risposta, che d’altronde non sarebbe stata compresa. Se non hanno saputo riconoscere l’autorità divina di Giovanni, come potranno riconoscere l’ancor più grande autorità divina di Gesù? La prima lettura ci presenta uno straniero che riconosce l’origine divina del Popolo di Israele e lo benedice, gli anziani di Israele non sanno riconoscere l’origine divina del Messia. Un contrasto drammatico che sfocerà in un rifiuto totale del Cristo da parte di coloro che dovevano invece accoglierlo per primi, mentre, paradossalmente, i lontani lo accoglieranno e crederanno in Lui. I poveri e i semplici riconosceranno in Gesù il Salvatore mandato da Dio a liberare ogni uomo dalla schiavitù e dal peccato. 

Preghiera

Aiutami, Signore, a riconoscere la grandezza della tua Parola e delle tue opere di salvezza nella mia vita di ogni giorno, fa’ che non sia cieco dinanzi alle meraviglie che quotidianamente tu compi per me e che sappia invece ringraziarti per il tuo amore misericordioso con cui ti riveli a ciascuno di noi. 

Agire

Annuncerò con forza e convinzione il Vangelo del Signore ai miei fratelli, difendendo la sua verità davanti a coloro che cercano di sminuirne il valore divino.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Marco Frisina, presidente della Commissione Diocesana di Roma per l’Arte Sacra e i Beni Culturalitratta dal mensile “Messa Meditazione”per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it 

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ZENIT Staff

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