"Il circo della farfalla"

Il cortometraggio, diretto da Joshua Weigel ed interpretato da Nick Vujicic, racconta il messaggio di speranza trasmesso da Will, fenomeno da baraccone nato senza braccia e senza gambe

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Will è un comune fenomeno da baraccone di un circo da strada. Ma è diverso da tutti gli altri: è senza braccia e senza gambe. Un giorno un uomo di nome Mendez, proprietario del “Circo della farfalla”, gli fa visita e per la vita di Will il loro incontro sarà determinante…

Un uomo, se così si può chiamare a cui lo stesso Dio ha dato le spalle.

Con questa frase Will, fenomeno da baraccone senza arti, viene sempre presentato al pubblico di un circo da strada: un essere abbandonato da tutti senza grandi speranze agli occhi della società e senza vita. Will non è libero. E’ condannato dalla sua disabilità  a vivere una vita da oggetto di divertimento per persone incolte e rozze.  Aspetta soltanto un miracolo che gli cambi la vita per sempre. Un’occasione che si presenta con l’arrivo di Mendez  e del suo circo di cui Will cercherà di farne parte ad ogni costo. Il “Circo della farfalla” non è un circo come gli altri.

Non vi è alcun divertimento effimero, ma puro stupore. Lo stupore è ciò che più impressiona l’uomo e lo rende veramente felice; e felicità e stupore generano meraviglia nell’ uomo. Questa è la filosofia di Mendez che accoglie nel suo circo persone comuni alle quali però il destino ha riservato una vita difficile, e ne fa oggetto di meraviglia per il suo pubblico speciale.

Li rende infatti protagonisti per i loro talenti davvero speciali. Sono persone che, prima di entrare nel “circo della farfalla”, si trovavano in situazioni particolari a causa di un passato che ha segnato drasticamente il loro presente e in grado di influenzare negativamente il loro futuro. Emarginati abbandonati dalla società e in cerca di riscatto. Grazie a Mendez tutti loro hanno però compreso che la loro diversità può essere uno strumento di perfezione interiore.

Può essere il segno di speranza, di miglioramento personale. Per loro Mendez vuole solo la libertà. Ed è proprio questa che Will comincia ad assaporare: la libertà di una farfalla che, volando, raggiunge mete impossibili.

Il messaggio di speranza de The butterfly circus rispecchia proprio ciò che l’attore che interpreta Will, Nick Vujicic, vuole trasmettere alla società. Nick soffre di tetramelia, una malattia molto grave per la quale sin dalla nascita è privato di tutti e quattro gli arti.

Il cortometraggio mostra ciò che lo stesso Nick ha vissuto direttamente: durante la sua giovinezza infatti ha addirittura tentato il suicidio, ma l’amore per i suoi genitori e una grandissima fede in Dio che ha scoperto lentamente lo hanno salvato. Ora Nick è un instancabile  portavoce di speranza e testimone di Dio in tutto il mondo: “Così scelsi di smettere di arrabbiarmi con me stesso di ciò che non avevo e di ringraziare Dio per ciò che avevo… per la prima volta compresi che non ha senso essere completi all’esterno, se poi non si è completi all’interno”. Un cortometraggio che, seppur di breve durata, riesce a trasmettere forti emozioni.

Un film di Joshua Wiegel. Con Nick Vujicic, Eduardo Verástegui, Doug Jones. Sceneggiatura: Joshua Wiegel e Rebekah Weigel. Paese: Stati Uniti d’America.  Anno: 2009. Target: 14+.

(Fonte: http://cogitoetvolo.it/il-circo-della-farfalla-2/)

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Manfredi Pirajno

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