Lettura
Ascoltare la Parola di Dio è indispensabile per acquisire un’autentica sapienza, fatta non di cognizioni ma di verità vissute e praticate nella propria vita e soprattutto di ascolto. Il brano di Isaìa della prima lettura di oggi ci esorta ad accogliere la Parola; avrebbe un effetto benefico nella nostra vita e darebbe alle nostre azioni una fecondità ed un’efficacia straordinaria. Nel Vangelo il Signore ironizza sul modo con cui, spesso, vorremmo una Parola di Dio a nostra misura e gusto, mal sopportando il fatto che la volontà di Dio non è a nostra disposizione, secondo i capricci del momento.
Meditazione
Spesso siamo incontentabili davanti al Signore. In certi momenti della nostra vita vorremmo una certa cosa, e subito dopo il suo opposto. A volte vorremmo dal Vangelo che assecondasse i nostri desideri, in certi casi ne critichiamo la durezza e in altri casi l’eccessiva misericordia; a volte vorremmo che i malvagi fossero giudicati e condannati da un Dio giusto e severo, altre volte pretendiamo che la misericordia di Dio e il perdono sia per tutti, indiscriminatamente, soprattutto a nostro vantaggio. Siamo, talvolta, come i bambini descritti da Gesù che, dispettosi, non vogliono partecipare ai giochi dei loro compagni e non sono mai contenti del comportamento altrui. Spesso vogliamo che il Signore segua i nostri gusti e le nostre opinioni, mentre mettiamo in discussione quelli di Dio. Il Signore ci mette in guardia da questa tentazione, dalla cultura corrente che ci spinge a fare della fede qualcosa che “si adatta”, che cambia secondo mode e opinioni diverse. Ma la rivelazione di Gesù è semplice e non ammette ambiguità: la sua persona deve essere accettata tutta, nella sua integrità; la sua Parola non può essere dimezzata: non possiamo fare un’antologia personale di quei brani che ci piacciono, trascurando gli altri che non gradiamo. La vera sapienza sta proprio nell’umile accettazione quotidiana della Parola di Dio e della sua straordinaria “diversità” dalle nostre parole, così inconsistenti e contraddittorie, così banali e ambigue. Lasciamoci stupire dal Signore, da colui che “mangia con i pubblicani e i peccatori”, da colui che è venuto non per ricevere consenso ma per rivelare la verità, che a volte sembra scandalizzarci per i suoi gesti così alternativi al mondo, ma sempre così veri e luminosi.
Preghiera
O Gesù, tu che hai mangiato con i pubblicani e i peccatori, tu che cammini in mezzo a noi circondato dai poveri e dagli ultimi, che ti pieghi sulle loro miserie e consoli gli afflitti con l’olio della misericordia, fa’ che la mia vita e le mie azioni siano sempre illuminate dalla tua Parola di salvezza.
Agire
Sarò obbediente alla Parola di Dio, anche quando ciò che mi chiede non collima con i miei desideri, e non giudicherò le azioni altrui misurandole sulle mie.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Marco Frisina, presidente della Commissione Diocesana di Roma per l’Arte Sacra e i Beni Culturali, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it