Il Natale è una festa in cui i bambini sono protagonisti, ma non tutti possono trascorrerlo in casa con la propria famiglia, magari perché ricoverati negli ospedali. Come fare per trasmettere loro un po’ dell’aria natalizia che si respira lontano dalle corsie? Semplice: coinvolgendoli in “Un pieno di note!”, lo spettacolo musicale messo in scena ieri al Policlinico Gemelli e dedicato a tutti i piccoli degenti dei reparti di pediatria dell’Ospedale.
Ideatori del progetto, che è alla sua prima edizione ed è stato portato anche all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro, sono il settore Education dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Esso Italiana, che è la principale azienda del gruppo ExxonMobil in Italia. Lo spettacolo è stato promosso in accordo con Costantino Romagnoli, professore ordinario di Clinica pediatrica all’Università Cattolica di Roma e presidente della Società Italiana di Neonatologia.
I piccoli spettatori hanno assistito alla fiaba di Tamburino, che con il magico suono del suo tamburo è riuscito a sconfiggere paura e guerra. In una storia per bambini non poteva mancare la loro partecipazione diretta anche sul palco: l’accompagnamento musicale è stato eseguito, infatti, da quattro piccoli strumentisti della JuniOrchestra Vyp di Santa Cecilia.
Antonella Sopranzetti, responsabile dell’Ufficio Comunicazione e Stampa della Esso Italiana, ha dichiarato a ZENIT: “Siamo stati molto felici di ideare, insieme all’Accademia, questo progetto. Cerchiamo di portare un po’ di allegria ai bambini che, purtroppo, si trovano in ospedale, coniugando la solidarietà verso di loro e i loro genitori, con la valorizzazione dei talenti”, ovvero dando ai giovani musicisti la possibilità di esibirsi. Il responsabile del settore Education dell’Accademia di Santa Cecilia, Gregorio Mazzarese, ha sottolineato che “il nome dello spettacolo è “Un pieno di note” proprio perché cerchiamo di portare ai bambini un pieno di entusiasmo attraverso una storia in musica dove alla fine, grazie al suono del tamburo, tutti i personaggi diventano buoni, persino un brigante e un re tiranno”. È uno spettacolo a misura di bambino e interattivo, coinvolgente tanto per i ricoverati quanto per gli adulti presenti nel pubblico, che hanno partecipato ai giochi con canti e suoni.
Il professor Costantino Romagnoli ha raccontato a ZENIT: “Quando mi è stata proposta questa iniziativa sono stato d’accordo e felice di poterla realizzare. I bambini ricoverati in ospedale di solito sono quelli che stanno molto male, perché altrimenti li mandiamo a casa. Il Policlinico organizza per loro attività didattiche e ricreative con i medici clown, quindi mi sembrava che questo progetto potesse completare il nostro percorso di aiuto”. E, aggiunge: “È entusiasmante vedere i bambini che suonano, non soltanto perché è Natale, ma perché è la vita che va avanti e rappresentano la musica come educazione, come parte integrante della crescita”.