"Date un'alternativa migliore per i giovani e le future generazioni in Europa!"

La FAFCE si rivolge agli eurodeputati in vista del voto di domani sulla relazione Estrela

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La Federazione europea delle Associazioni familiari cattoliche (FAFCE), di cui è parte il Forum delle Associazioni familiari, si è rivolta ai deputati europei perché votino contro la relazione sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi dell’On. Edite Estrela (S&D). Dopo una seconda approvazione in Commissione, infatti, il testo è ritornato molto presto sull’agenda della seduta plenaria di questa settimana a Strasburgo.

Nella persona del suo presidente, il francese Antoine Renard, la FAFCE ha indirizzato una lettera aperta ai 766 eurodeputati, sottolineando come la proposizione di risoluzione sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi, sollevi dei problemi che riguardano le donne e le madri d’Europa e del resto del mondo, senza tuttavia proporre delle valide soluzioni: al contrario, vi si promuove l’aborto e l’educazione sessuale obbligatoria nelle scuole, senza alcun rispetto del principio di sussidiarietà sul quale si fonda l’Unione europea (UE).

Partendo da questa constatazione, l’unica realtà che rappresenta le famiglie in Europa rivolge un forte appello ai politici europei: “Tutti i cittadini dell’UE hanno il diritto a dei servizi sanitari, alla protezione e al sostegno. Tuttavia, nessuno di questi punti trova una risposta adeguata nel testo presentato dall’On. Estrela (…). Soprattutto, la relazione non rispetta il diritto di ogni persona alla vita, che si tratti o no di un cittadino dell’UE. Tale attitudine non è degna dell’UE. (…) Non è degno di tutti coloro che sono padri, madri, nonni, zii e zie di limitarsi a un simile approccio verso i propri figli e nipoti – l’avvenire dell’Europa. Date un’alternativa migliore per i giovani e le future generazioni in Europa!”.

Se non ci saranno ancora altre sorprese, il voto in seduta plenaria avrà luogo domani mattina. Dal momento che i due principali gruppi parlamentari (S&D e PPE) non hanno trovato alcun accordo sulla questione, tutto è ancora possibile. Forse ben presto potremo sapere quali deputati hanno votato a favore di questa risoluzione-simbolo della cultura della morte e quali no, traendo anche le debite conseguenze in vista delle prossime elezioni europee.  (N.S.)

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ZENIT Staff

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