È iniziata questa mattina, in Vaticano, la seconda sessione di riunioni del Consiglio degli otto cardinali, istituito da Papa Francesco per aiutarlo nel governo della Chiesa cattolica e per una riforma della Curia Romana. A riferirlo è il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, nel briefing di questa mattina con i giornalisti.
Da oggi fino a giovedi 5 dicembre – ha riferito il portavoce vaticano – il Consiglio (noto anche come G8) si riunirà a Santa Marta, in una stanza privata vicino alla Cappellina dove il Pontefice celebra ogni mattina le sue “famose” Messe. Gli orari previsti sono dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.“L’orientamento non è quello di ritocchi o miglioramenti marginali – ha spiegato Lombardi – ma di una revisione consistente della Costituzione apostolica, tanto che si può parlare anche della previsione di una nuova Costituzione apostolica sulla Curia romana”. Ha inoltre dichiarato che, nelle riunioni, si cercherà di “mettere in evidenza la natura del servizio alla Chiesa universale e alle Chiese locali, nel rispetto della sussidiarietà”. Il Papa sarà presente a tutti gli incontri, tranne domani mattina che sarà impegnato in piazza San Pietro per l’Udienza generale del mercoledì. Il Consiglio intanto proseguirà il suo lavoro.
Gli otto porporati erano presenti questa mattina alla funzione nella Cappella della Domus Sanctae Marthae, e hanno concelebrato con il Santo Padre. Subito dopo hanno dato il via ai lavori, alla presenza del Pontefice, riprendendo i temi affrontati nel primo incontro di ottobre e anticipando quelli del prossimo, previsto a febbraio.
In particolare, ha informato padre Lombardi, sono stati presi in esame i dicasteri della Curia Romana, partendo da quello della Congregazione del Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Non c’è un motivo particolare per cui è stato scelto questo Dicastero come primo da esaminare, ha precisato il direttore della Sala Stampa vaticana.
I cardinali – ha soggiunto – sono impegnati in un lavoro “consistente, approfondito e incisivo”, che si snoda attraverso lo studio di documenti e i contatti personali dei singoli porporati dopo gli incontri avvenuti in ottobre. Gli otto membri del G8, ha detto ancora il gesuita, rappresentano il mondo intero. “Questa mattina, per esempio – ha raccontato – chiedendo loro su questo tempo intermedio, il cardinale Gracias faceva riferimento alle riunioni delle Conferenze episcopali in Asia, cui ha partecipato e dove ha raccolto ulteriori elementi”. Mentre il cardinale Marx ha parlato delle riunioni in Europa.
Quindi, ha sottolineato il portavoce vaticano, “nei diversi continenti dove sono operanti, i cardinali hanno continuato a raccogliere opinioni e suggerimenti, che portano qui nel loro lavoro”. Tuttavia, essi non possono essere definiti “delegati continentali”, ma componenti del Collegio episcopale che hanno una ricca esperienza pastorale in grandi Diocesi. Secondo il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, è prevedibile che alle prossime riunioni sarà invitato anche il nuovo Segretario di Stato, monsignor Pietro Parolin, “per un saluto ed un augurio”, senza però alcuna integrazione.
Dopo il 5 dicembre, non è stato fissato nessun altro incontro. In base al calendario, la prossima riunione si terrà il 17 e il 18 febbraio. Questa, ha spiegato padre Lombardi, non si può considerare “un punto di arrivo conclusivo”, anche perché è improbabile che per febbraio siano state prese decisioni importanti, soprattutto riguardo alla riforma della Curia che – ha detto – “richiederà più tempo“.
Gli otto cardinali che compongono il G8 sono: l’italiano Giuseppe Bertello, il cileno Francisco Javier Errazuriz Ossa, l’indiano Oswald Gracias, il tedesco Reinhard Marx, il congolese Laurent Monsengwo Pasinya, l’americano Sean Patrick O’Malley, l’australiano George Pell, e il porporato honduregno Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, che è anche coordinatore del Consiglio, coadiuvato da mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano .