"Storie dall'altro mondo": l'universo va in mostra

Dal 10 marzo a Pisa l’esposizione promossa dalla Specola Vaticana

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di Luca Marcolivio

CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 2 febbraio 2012 (ZENIT.org) – Una mostra di altissimo profilo scientifico, rivolta ad un pubblico vasto ed in particolare ai giovani. L’esposizione Storie dall’altro mondo. L’universo dentro e fuori di noi sarà allestita a Pisa, presso la Fondazione Palazzo Blu, dal 10 marzo al 1 luglio 2012.

La scelta di Pisa non è stata casuale: si tratta del luogo natale di Galileo Galileo Galilei ed è anche la città dove il cardinale Pietro Maffi svolse il suo ministero pastorale. Maffi fu nominato direttore della Specola Vaticana nel 1904, da papa San Pio X, ed è uno dei più illustri rappresentanti del dialogo tra scienza e fede all’inizio del secolo scorso.

L’iniziativa, promossa dalla Specola Vaticana, in collaborazione con l’arcidiocesi di Pisa, l’Università di Pisa, la Fondazione Palazzo Blu e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stata presentata stamattina presso la Sala Stampa Vaticana.

“La storia dell’universo non si potrebbe raccontare senza le nostre ‘piccole’ storie umane”, ha spiegato durante la conferenza stampa il direttore della Specola Vaticana, padre José Gabriel Funes, S.I., ricordando, poi, una significativa affermazione fatta da papa Benedetto XVI durante la sua visita in Inghilterra del settembre 2010.

In quell’occasione il Pontefice, rivolto agli studenti delle scuole cattoliche,  ricordò che “c’è sempre un orizzonte più grande (…) sopra e al di là delle singole materie del vostro studio e delle varie capacità che acquisite… Ricordate sempre però che ogni materia che studiate si inserisce in un orizzonte più ampio. Non riducetevi mai a un orizzonte ristretto”.

Ad un giornalista che ha domandato se un giorno sarà possibile arrivare su Marte, con ironia padre Funes ha risposto: “Se volete andare su Marte, andate a Pisa”. Alla mostra Storie dall’altro mondo, ha sottolineato il direttore della Specola Vaticana, sarà infatti esposto un pezzo di meteorite rivenuto anni fa in Egitto e, con molta probabilità, piovuto dal “pianeta rosso”.

Si tratta, ha ricordato il gesuita, dello stesso meteorite che nel 2009 papa Benedetto XVI, in visita alla Specola Vaticana, prese in mano, sia pure con un fazzoletto per motivi di sicurezza. In quell’occasione l’Osservatore Romano titolò “Marte nelle mani del Papa”.

Il labile confine tra scienza e metafisica, tra conoscibile e ignoto è stato sottolineato anche dal presidente della Fondazione Palazzo Blu, Cosimo Bracci Torsi. “Le stelle che l’uomo guarda da tempo immemorabile e lo hanno affascinato al punto di farne soggetti soprannaturali e che ha poi poco a poco conosciuto con metodo scientifico, sono un altro mondo, come lo sono anche le galassie che osserviamo con i nostri occhi o con sofisticati strumenti e quelle infinite, aldilà della nostra capacità di osservazione, che espandono i confini dell’universo allontanandosi dal Big Bang iniziale”, ha dichiarato Bracci.

Secondo il vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Antonio Masiero, la mostra in programma a Pisa è articolata sui temi del “viaggio nel tempo e nello spazio” e della “conoscenza degli estremi dell’universo” infinitamente grande e infinitamente piccolo.

L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare partecipa alla mostra Storie dall’altro mondo, portando una “vastissima esperienza nella ricerca sulle origini e la struttura dell’Universo – ha proseguito Masiero -. Un’esperienza che risale alla scuola di via Panisperna e, successivamente, alle prime ricerche, nel dopoguerra, sui raggi cosmici”.

Al termine della conferenza stampa sono intervenuti i curatori della mostra, don Alessandro Omizzolo, astronomo della Specola Vaticana, e il professor Franco Cervelli, fisico nucleare dell’Università di Pisa. L’esposizione, hanno spiegato i due studiosi, racconta l’approccio dell’uomo alla conoscenza dell’universo, attraverso i secoli.

In particolare la mostra descrive come “quello spirito di curiosità ancestrale, animato dalla meraviglia di fronte alla natura, si è nel tempo sviluppato, strutturato e specializzato fino a diventare, dopo un percorso di molti secoli, la scienza moderna (fisica, astrofisica e cosmologia)”, spiegano i due studiosi nella presentazione.

Storie dall’altro mondo illustrerà “alcune delle tappe del viaggio dell’uomo alla scoperta del Cosmo sulle spalle di giganti – Galileo, Copernico, Newton, di cui il visitatore avrà la rara opportunità di osservare nella mostra le edizioni originali di proprietà della Specola Vaticana – fino alle grandi questioni ancora aperte e agli interrogativi su cui si innesta la ricerca degli scienziati contemporanei”, aggiungono i curatori della mostra.

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ZENIT Staff

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