365 giorni con madre Maria Paola Palmas

Un libro che racconta di una religiosa in odore di santità

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di Suor M. Aurora Cambilargiu

ROMA, sabato, 25 febbraio 2012 (ZENIT.org).- L’editrice Segno di Udine ha appena stampato il libro “ 365 giorni con Madre Maria Paola Palmas” curato da don Marcello Stanzione.

Madre Paola Palmas nata nel 1905 e defunta in concetto di santità nel 2002 si occupò con grande zelo cristiano delle necessità e delle difficoltà delle ragazze e delle giovani povere della Sardegna che non avevano le possibilità economiche per poter studiare. Nel 1941 raccogliendo intorno a se delle compagne fondò la congregazione delle Pie Sorelle Educatrici di san Giovanni Evangelista.

L’istituto religioso da lei fondato si diffuse oltre la Sardegna giungendo all’estero. Due slogan come due suggelli incandescenti racchiudono tutta la spiritualità di questa donna, tenera e forte, dalla fede rocciosa come le montagne della sua terra sarda.

“Deus caritas est” è il primo grande sigillo, estratto dal suo amatissimo, Giovanni Apostolo ed Evangelista. Che dire di più di Dio oltre il suo essere Amore? (1Gv 4,8), sorgente infinita da cui l’Amore scorre, permea ogni creatura a significarla e caratterizzarla col tocco stesso di Dio e, in Madre Paola ad aprire le sue figlie a sì grande mistero da penetrare, contemplare e ovunque irradiare.

“Amare Dio è libertà, è scelta di bene infinito che suscita, di conseguenza, amore verso il prossimo”. Per Madre Paola occorre avere il “gusto di Dio”, del Suo Amore, perché “senza carità tutto è difficile, ogni cosa è pesante, ogni cosa umilia, rattrista”.” L’Amore al Signore mette ordine dentro il cuore” e, vissuto in Lui, in Dio, è “dono prodigioso, fulgore di Paradiso”.

E ad esprimere l’incarnazione dell’Amore nel quotidiano vivere, ecco il secondo sigillo: “Pietas, studium, opusque Ecclesiae simul famulantur”: Pietà, virtù santa che devotamente e amorevolmente lega i figli al Padre e richiama la spiritualità del loro essere e la trascendenza del fine cui necessariamente tendono.

“Pietà unita allo studio, alla coltivazione di quella rara virtù ch’è la carità intellettuale, per sempre più cercare e conoscere la Verità. Verità che pienamente combacia con l’Amore che definisce Dio stesso.

E, con la Chiesa dove Dio è presente col Suo Figlio, lavorare e far fruttare i talenti a lei donati e presenti in tanta gioventù intelligente che attende di essere valorizzata.

Le guide, i modelli non mancano per attuare in pienezza tale ideale e, armonicamente legare l’umano al divino. Il modello dei modelli è Gesù. Egli è il Maestro, la Via, la Verità, la Vita. E con Lui è Maria, la Sede della Sapienza. Da Lei provengono bontà e grazia, semplicità e bellezza, proposta di luminoso esempio della spiritualità secondo il cuore di Dio. E non poteva mancare Giovanni, il prediletto di Gesù, a guidare alla contemplazione del Verbo divino, a introdurre nell’Eucaristico tabernacolo dell’Amore.

La spiritualità che Madre Paola incarna in sé e propone in semplicità di intenti, è vita concreta, libera da ogni forma di vuoto sentimentalismo, è vita di unione vera con Dio in cui contemplazione ed azione si compongono in perfetta armonia.

Don Marcello Stanzione ha colto intelligentemente lo spirito che ha guidato Madre Paola nella sua vita e nella sua opera e ha saputo trarre messaggi spirituali, per ciascun giorno dell’anno. Messaggi, pensieri da cui chiunque può attingere, per vivere il Vangelo nella quotidianità dei gesti, con l’umile consapevolezza di essere unito al Signore a servizio della Chiesa.

Siamo grate a Don Marcello. Il suo lavoro è un invito, un aiuto per camminare con fede e speranza sulla strada che Madre Paola ha tracciato seguendo la Volontà di Dio. E’ come riaverla tra noi con quella sua presenza viva e mai deludente, con quella tenerezza nascosta e temprata nel costante richiamo alla coerenza di vita e di opere.

Impagabile quotidiana lezione per ognuna di noi, offerta da un piccolo libro ch’è insieme memoria, promessa e incoraggiamento a operare in assoluta fedeltà a Dio, alla Chiesa e a colei che si è fatta madre delle nostre anime.

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ZENIT Staff

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