"Fuoco sono venuto a portare sulla terra - ha esclamato Gesù - e quanto desidero che divampi". Quanta gente infreddolita in questo gelido mondo sta cercando, aspettando chi in nome di Gesù ha ricevuto il fuoco con il mandato di portarlo ovunque su questa terra e farlo divampare in tutti i cuori.
Per strada da un giovane con in bocca la sigaretta spenta, sento questa domanda: "Scusi, lei fuma?, mi può accendere?" Ma a dir il vero, anche se non fumo, avrei tanto desiderato avere in tasca almeno un cerino; era un'occasione per dargli la soddisfazione di fumarsi una sigaretta.
Una mattina d'inverno, ai margini della strada noto un gruppo di persone intirizzite, attorno ad un mucchio di carta e legna, volevano accendere un focherello: "Scusi, signore, - mi apostrofano - lei fuma ? ha da accendere?". Anche a loro non posso che dire la stessa cosa.
Ma non mi sono accontentato di rispondere così. Sono corso da Roberto, mio cugino, fumatore incallito, che abitava lì vicino. Mi sono fatto capire con poche parole ed egli mi ha consegnato i suoi cerini. Ritorno da quelle persone che sostavano attorno al mucchio di carta e legna.
È stata una festa. È bastato accendere un cerino ed è divampato un fuoco che ha riscaldato quelle membra infreddolite e ha sorprendentemente allietato anche quei cuori.
Mi sono accorto che più che il cerino è valso quel piccolo ma importante fuoco d'amore che ha preceduto e accompagnato la ricerca del fiammifero.
Ciao da p. Andrea
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