Aveva 78 anni, Virna Lisi, uno dei volti più noti del cinema italiano, quando l’altro ieri, 18 dicembre, è spirata nel sonno a causa di un male incurabile scoperto appena un mese fa. Lutto nel mondo della cultura e dello spettacolo, ma non solo. Cordoglio è stato espresso anche da primo ministro, Matteo Renzi, e dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano. L’Italia intera s’inchina per rendere omaggio a un’attrice che, con un viso bellissimo e dei modi sempre garbati e sobri, ha saputo penetrare il cuore dei telespettatori.

Da uno stralcio di una delle sue ultime interviste, rilasciata alla rivista Vanity Fair nel 2011, emerge tutta la sua umanità. Alla domanda dell’intervistatrice in merito al fatto che in carriera avesse interpretato spesso ruoli di mamma, Virna Lisi rispose: “Si vede che è il mio destino”. E raccontò così del suo desiderio rimasto inevaso di avere una prole numerosa, di suo figlio Corrado e dei nipoti che quest’ultimo le ha dato.

Ed è stato proprio il figlio Corrado a diffondere la notizia della sua morte e ad annunciare la data dei funerali (oggi, 20 dicembre), tenuti in forma privata presso una chiesa dei Parioli, a Roma. “Penso che mia madre sarebbe stata contenta così - dice il figlio -: di avere un funerale con tutte le persone che la conoscevano da una vita nella sua zona”. Lo stesso Corrado ha gentilmente respinto l’invito del sindaco Ignazio Marino ad allestire una camera ardente in Campidoglio, perché “mia madre è sempre stata una persona riservata”.

Riservata e anche timida quando, nel fiore dell’adolescenza, fu fatta esordire per la prima volta nel mondo del cinema dal cantante Giacomo Rondinella, amico di famiglia. Dopo aver recitato in diverse pellicole, raggiunse la popolarità grazie alla pubblicità del dentifricio Chlorodont, che la scelse per interpretare alcuni brevi filmati nella rubrica televisiva Carosello.

“Con quella bocca può dire ciò che vuole”, il suo celebre slogan pubblicitario divenne presto un tormentone in quegli anni. E di parole, Virna Lisi, continuò a recitarne tantissime, lavorando con i più grandi del cinema italiano. Nel suo curriculum si contano una serie di successi, che le valsero il Prix d'interprétation féminine a Cannes e due David di Donatello per le sue interpretazioni e altrettanti alla carriera.

Ma le luci della ribalta non inficiarono mai quella dimensione di umanità così presente dietro i suoi due occhi adamantini. Nel 1965 approdò ad Hollywood con il film Come uccidere vostra moglie, con Jack Lemmon e Terry Thomas per la regia di Richard Quine. Oltreoceano si accorsero della sua grazia in tanti, compresa quell’industria editoriale erotica che negli anni sessanta iniziava ad imporsi sulle ali del libertinismo. Le fu proposto dalla rivista Playboy di apparire nuda su una copertina, ma lei rifiutò senza indugiò. Così come - si legge in un articolo de Il Messaggero - rifiutò le avances del cantante Frank Sinatra.

Il suo unico amore fu il marito Franco Pesci, morto poco più di un anno fa, con il quale ha condiviso 53 anni di vita insieme. Dopo il matrimonio, celebrato nel 1960, Virna Lisi annunciò che si sarebbe ritirata dal cinema per dedicarsi solo alla famiglia, ma fu lo stesso Franco, un anno dopo, a spingerla a tornare in attività.

L’ultima apparizione in pubblico è avvenuta all’ultima Via Crucis, in mondovisione al Colosseo. È stata lei, insieme a Orazio Coclite della Radio vaticana, a leggere le meditazioni scritte dall’arcivescovo di Campobasso-Bojano, mons. Giancarlo Maria Bregantini. Un ideale saluto ai telespettatori, reso significativo da una sua ammissione di qualche anno fa: “Io sono sempre stata molto religiosa”.

Partecipando a una puntata della trasmissione A Sua Immagine, Virna Lisi parlò del suo rapporto con la Vergine Maria. “Ho una devozione speciale per la Madonnina - disse -. Sento che mi sta vicino, che mi protegge, percepisco che quando la invoco con un'Ave Maria è sempre pronta ad ascoltarmi. Ecco perché la mia stanza è piena di rosari che vengono da ogni parte del mondo”.

Molti la ricordano vestire i panni di suor Germana, in uno dei suoi ultimi lavori. Ruolo a cui era molto affezionata, fatto che si spiega con queste sue affermazioni: “Non c’è sera che io vada a dormire senza dire le preghiere. Questa è l’educazione che mi è stata impartita dai miei genitori: da quando ero piccola ci inginocchiavamo e recitavamo i salmi. E questo valore ho tramandato a mio figlio e ai miei tre nipoti”.