Ci sono momenti particolari della vita che ci svegliano dal torpore e ci offrono il valore non solo del tempo in sé, ma anche di ogni attimo, di ogni respiro; si, anche di questo battito della tastiera su cui sto scrivendo.

Tra l'altro so che se ora sto amando non mi deve per nulla distrarre il bene o il male che ho fatto nel passato, perché è tutto nella misericordia di Dio che mi infonde sicurezza; e nemmeno il futuro per quanto nero mi si possa presentare o si faccia prevedere, mi dovrebbe allarmare, perché chi mi è Padre mi rassicura adesso e lo farà sempre.

Ciò che insomma redime il mio passato e mi rassicura sul futuro è il poter fare "un atto d'amore vero", ora, nell'attimo presente; in questo momento che Dio mi sta dando.

Ho conosciuto un personaggio, impegnatissimo e ligio in tutto. Raccontava che nella sua vita ha impersonato diversi ruoli: quello di un manager impeccabile nel mettere ordine e disciplina nel suo ufficio; poi di un marito severo custode della virtù in famiglia. Non faceva che battagliare: lottando per anni e anni per l’ordine e la giustizia; litigando in continuazione con sua moglie di cui pretendevo le scuse per ogni minimo difetto; infine faticando nell'azienda per ottenere massimo impegno e onestà dai colleghi di lavoro. Questo assillo lungo, estenuante, lo appagava: gli procurava stima, prestigio, riconoscimenti e …promozioni. Era considerato "uomo integerrimo, onesto e ligio al dovere".

Aveva un amico che di tanto in tanto lo richiamava benevolmente: "Devi essere meno rigido e più amabile; sii comprensivo. Sarai meno temuto e più amato."

Finché ha capito che la morte è la fine di tutto e lo porta dinanzi a Dio a cui, orgoglioso di sé, vorrebbe presentare tutto il suo lavoro e le sue benemerenze; ha invece recepito la certezza dell’inutilità di tutto. Ne deriva uno spavento talmente salutare da chiedere subito a Dio un attimo ancora di tempo per poter fare un atto d’amore vero.

Sfrutta bene l’attimo che Dio gli dona per gettare ogni sua miseria nella misericordia ed entrare nell’unica realtà che vale.

Ciao da p. Andrea

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