La Manif Pour Tous dice no alla "educazione all'affettività"

Il nuovo progetto di legge per le scuole crea “confusione nei bambini in un momento delicato della loro formazione personale”

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In risposta al lancio del Palermo Pride Bimbi, ennesima iniziativa a sostegno della teoria del gender, sostenuta della Famiglie Arcobaleno, e alla proposta di legge sull’ora obbligatoria di “educazione all’affettività” nelle scuole, la Manif Pour Tous Italia ha messo in guardia le famiglie italiane.

Si tratterebbe, infatti, di “iniziative legislative che portano nelle classi ideologie totalmente prive di riscontri scientifici e psico-pedagogici e radicate nei soliti filoni culturali del femminismo più scriteriato”, si legge in un comunicato.

Secondo la Manif Pour Tous, tali progetti sono “capaci solo di creare confusione nei bambini in un momento delicato della loro formazione personale” e “il fatto che queste proposte vadano a braccetto con gli ambienti più pervasi dall’ideologia di genere, come le Famiglie Arcobaleno, è un motivo in più per agire affinché non trovino mai attuazione”.

Inserito nel più ampio contesto del Gay Pride, il Palermo Pride Bimbi mira ad educare i minori secondo gli assunti delle più radicali teorie del genere, secondo cui il maschile e il femminile sono stereotipi culturali che non hanno nulla a che vedere con i “ruoli” genitoriali.

È stato proprio durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento che la deputata Celeste Costantino ha presentato il disegno di legge sull’“educazione all’affettività” di cui lei stessa è la prima firmataria. 

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ZENIT Staff

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