Lettura

Per due volte l’evangelista Luca ci parla del cuore della Madre di Gesù: a Betlemme, quando i pastori riferiscono quanto è stato detto loro del Bambino (Lc 2,19), e qui, prima a Gerusalemme poi a Nazaret, dopo che Maria e Giuseppe hanno udito le parole di Gesù dodicenne senza comprenderle. 

Meditazione

Nel Cuore di Maria il progetto di Dio trova lo spazio per essere custodito e meditato, sia quando è luminoso come nella notte di Betlemme sia quando rimane oscuro, come avviene dopo l’episodio avvenuto al Tempio con Gesù dodicenne. Maria e Giuseppe non comprendono le parole di Gesù, non ne comprendono tutta la portata, loro che ogni giorno pregavano rivolti al Padre dei Cieli. È quel «Padre mio» pronunciato da Gesù che rimane misterioso per loro, come lo sarà anni dopo per i Giudei, sempre nel Tempio di Gerusalemme, quando essi lo accuseranno di farsi uguale a Dio (Gv 5,18 e 10,33). Il Mistero di Gesù, della sua identità profonda, della sua relazione unica col Padre, diversa da quella di chiunque altro, è reso ancora più sconcertante da quanto avviene dopo l’episodio di Gerusalemme: Gesù scende a Nazaret e vive in piena sottomissione a Maria e Giuseppe. Questo è l’aspetto del Mistero che sarà di inciampo per gli abitanti di Nazaret, quando Gesù inizierà il suo ministero pubblico in Galilea. Di lui e della sua famiglia sanno tutto e non riescono a vedervi nulla di diverso dalle altre famiglie, nulla di divino. Anche per Maria e Giuseppe, persone semplici e di grande fede, rimane difficile da comprendere e da accettare che sia loro figlio obbediente e sottomesso colui che, proprio nel Tempio di Gerusalemme, ha cominciato a fare riferimento al “Padre suo”. Maria custodisce nel suo cuore eventi e parole che ancora non le sono chiari, ma ha la pazienza di attendere e pregare mantenendo un cuore totalmente aperto e disponibile ai piani di Dio. Per questo è un cuore immacolato, non inquinato da orgoglio e da autosufficienza. 

Preghiera

«Il disegno del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni»(Sal 33,11). Il nostro piccolo cuore, o Signore, rimane spesso smarrito e sconcertato di fronte ai disegni del tuo cuore. Anche il cuore di Maria era piccolo come il nostro, ma ha saputo diventare un grande cuore perché si è aperto ai tuoi progetti, ha saputo attendere con amore, ha accettato di custodire l’amore e di crescere nell’amore per giungere alla luce. 

Agire

La vita quotidiana, la mia casa, la mia parrocchia di piccolo paese o di anonimo quartiere periferico: ecco Nazaret, dove sostare un po’ di più con Maria per comprendere i piani del Signore. 

Meditazione del giorno a cura di monsignorArrigo Miglio, arcivescovo di Cagliaritratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it