Lettura

Gesù ricorre a due realtà di uso universale per indicare ai discepoli la loro missione. Il sale è prezioso per tutti i cibi e per tanti altri usi, è la condizione per gustare le cose buone della vita. La ricompensa del lavoro svolto è detta anche “salario”. La luce, similmente, è condizione per vedere il mondo intorno a noi e gustarne la bellezza; inoltre, è condizione per vedere la strada, la direzione verso cui andare. 

Meditazione

Gesù sta parlando ai discepoli ma al tempo stesso vede davanti a sé le folle accorse da ogni parte. Con l’immagine del sale e della luce descrive in modo essenziale il compito dei discepoli. Un po’ di sale dà gusto ad una quantità di cibo molto più grande, così come c’è una sproporzione quantitativa tra il piccolo gruppo dei discepoli e la massa delle folle. La forza del sale deriva dalla sua natura, dal suo essere ben conservato. Il sale non sostituisce il cibo, ma gli dà gusto e ne rivela le caratteristiche di bontà. In molti casi, il sale impedisce al cibo di corrompersi. Il sale “conquista” i cibi valorizzandone le proprietà, rendendoli migliori. Simile è l’immagine della luce posta sul candelabro: una piccola fiammella che rompe il buio, vince le tenebre, permette a tutti quelli che sono in casa di muoversi e di orientarsi. Questa immagine può sembrare lontana dalla nostra esperienza, abituati come siamo a case e città molto illuminate; basta però un black-out improvviso per apprezzare la piccola luce di un accendino o di una candela che ci permette di metterci in sicurezza. È un po’ diversa l’immagine della città posta sul monte: anch’essa di notte era invisibile, al tempo di Gesù e per molti secoli dopo; ma quando al mattino viene illuminata dal sole diventa il punto di riferimento per i viandanti che percorrono la campagna. Ecco la missione dei discepoli: anche un piccolo gruppo può arricchire una grande folla; il Vangelo portato non per distruggere e soppiantare quanto appartiene alla vita di un popolo, ma per purificare, valorizzare, illuminare. La forza dell’evangelizzazione deriva dalla fedeltà a Gesù e al Vangelo, senza perderne il sapore. La comunità dei discepoli evangelizza anzitutto mostrando nelle sue opere la verità e la bontà di Dio. 

Preghiera

Donaci, o Signore, la grazia di vivere nella società pluralista di oggi, spesso pagana, in atteggiamento di rispetto e di dialogo, ma senza complessi e senza mai nascondere “sotto il moggio” la luce di una testimonianza serena, fedele e aperta. Aiutaci a non dimenticare mai che l’uomo d’oggi e tutta la società hanno bisogno del sale e della luce che tu ci hai donato, anche quando non lo sanno o non lo capiscono. 

Agire

Provo a scoprire in quali situazioni della mia vita mi comporto come tutti gli altri, mascherando la mia testimonianza cristiana. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliaritratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it