Lettura

Agli inizi del suo ministero in Galilea, Gesù comincia a raccogliere intorno a sé un gruppo di discepoli che vogliano seguirlo, come vediamo in questa pagina. In ogni caso, Gesù pone a tutti delle condizioni radicali, perché seguire Lui significa compiere una scelta di vita, non solo la frequentazione della scuola di un rabbi come tanti altri. 

Meditazione

Gesù parla volentieri alle folle, si commuove davanti alle loro povertà, si preoccupa di sfamarle, ma la sua attenzione principale è rivolta alla costituzione e alla formazione di un gruppo di discepoli, chiamati da lui o accolti, ai quali chiede una scelta di vita radicale, lasciando tutto e tutti per lui e accettando le condizioni di vita da lui scelte per sé. Nei due esempi che vediamo in questa pagina vengono presentate due dimensioni fondamentali per il discepolato di Gesù. Nel primo esempio abbiamo l’invito a non cercare null’altro se non lo stare con Lui sulla strada: non una tana dove rifugiarsi, né un nido dove stare comodi e caldi. Il vero habitat di Gesù è la strada, quella polverosa di terra battuta e quella solcata dalla barca sulle acque del lago, che possono farsi burrascose quando meno uno se lo aspetta. Nel secondo esempio è presentato il taglio netto che occorre compiere rispetto alla vita precedente per stare con Lui. Ora, quelle qui narrate sono “chiamate al discepolato”, e le condizioni sono quelle poste a tutti coloro che vogliono essere discepoli. Oggi rischiamo di vedere le condizioni poste da Gesù come se riguardassero solo le vocazioni al sacerdozio o alla vita religiosa. Abbiamo bisogno di recuperare il senso profondo del discepolato cristiano, della sequela di Gesù, per vivere lo spirito delle Beatitudini e dei consigli evangelici nella piena immersione nella vita del nostro tempo e della società di cui siamo parte. Sono le condizioni che permettono al cristiano di essere sale della terra e luce del mondo. Non siamo chiamati a separarci da esso ma a vivere l’imitazione di Gesù anche e specialmente quando si tratta di uscire dal modo di vivere di molti, veri “morti” che seppelliscono i loro morti. 

Preghiera

O Signore, ti abbiamo seguito con entusiasmo quando abbiamo iniziato a percorrere la strada che tu ci hai indicato. Non permettere che si raffreddino entusiasmo ed amore, non lasciare che veniamo resi grigi e insignificanti dalle abitudini della vita quotidiana. Aiutaci ad ascoltare ogni giorno la tua voce, che non cessa di chiamare e di indicarci strade sempre nuove da percorrere con te. Donaci il tuo Santo Spirito, che ci spinga ad uscire dalle tane e dai nidi. 

Agire

Il Signore non smette di chiamarci, di chiederci passi coraggiosi per essere suoi testimoni credibili. Devo scoprire un taglio, una rinuncia, un gesto di amore più grande che il Signore attende da me, forse da lungo tempo. 

Meditazione del giorno a cura di monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliaritratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it