Chi salva una vita salva il mondo intero

Pietro, Maria e Carlo Antoniono di Torre Canavese sono stati proclamati Giusti tra le Nazioni. Salvarono la famiglia di Tullio Levi  già presidente della Comunità Ebraica di Torino

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Il riconoscimento è intestato ai nonni Pietro e Maria ed al papà Carlo Antoniono, che negli anni della persecuzione degli ebrei da parte dei nazisti, misero in salvo la famiglia di Marco Levi.

Per proteggere la famiglia di Marco Levi, Pietro, Maria e Carlo Antoniono, rischiarono la vita.

In ricordo delle persone che rischiarono la vita per salvare gli ebrei dalla persecuzione e dallo sterminio, lo Yad Vashem, l’Istituto che a Gerusalemme conserva la memoria dell’Olocausto e promuove l’educazione delle giovani generazioni, conferisce il titolo di Giusti tra le nazioni (Chasidei umot ha’olam) la più alta onorificenza di Israele per i gentili.

Tullio Levi era figlio di Marco, il quale nel 1940 perse il lavoro a causa delle leggi razziali e si ritirò in campagna nella zona di Torre Canavese.

Tullio che nel dopoguerra diverrà Presidente della comunità Ebraica Torinese, nel 1940 era nato da pochi mesi.

Nonostante le leggi razziali e la guerra la famiglia di Marco Levi con moglie, figli, genitori e suocera anziani, procedeva tranquilla. Le famiglie Levi e Antoniono erano legate da rapporti di amicizia.

Quando nel settembre del 1943 i nazisti occuparono l’Italia, la situazione precipitò. Le delazioni erano frequenti e ben pagate. La famiglia Levi cominciò a nascondersi, cambiando spesso luogo, dividendosi poi riunendosi.

In un articolo di Maria Teresa Martinengo, pubblicata dal quotidiano La Stampa Tullio Levi ricorda che “da parte della famiglia Antoniono fu un’opera di disinteressata assistenza che si protrasse ininterrottamente per tutti i quindici mesi di guerra e che ci permise di superare indenni le difficoltà che la nostra condizione di braccati comportava”.

“Senza alcuna esitazione ed incuranti dei rischi cui andavano incontro, – ha narrato Tullio Levi – si offrirono di ospitare presso di loro la mia nonna e, affinché la separazione dalla sua famiglia non risultasse troppo traumatica, suggerirono che io, il nipote più piccolo, restassi con lei. E così fu”.

“La famiglia Antoniono – ha precisato il già Presidente delle Comunità Ebraiche di Torino – trovò un nascondiglio provvisorio per mio padre, mia madre e mio fratello, nella canonica dei “Tre Ciuchè”, una chiesa isolata non lontana da Agliè. Nonostante l’encomiabile disponibilità del parroco, la loro permanenza fu breve in quanto vennero avvisati di una delazione e dovettero fuggire, trovando, ancora con l’aiuto della famiglia Antoniono, un’altra precaria sistemazione in un cascinale”.

La permanenza dei Levi presso gli Antoniono si protrasse fino agli inizi di gennaio del ’44, quando la nonna di Tullio morì.

In questo contesto Tullio Levi ha ricordato che “sentendo prossima la fine, mia nonna aveva espresso il desiderio di riabbracciare la più grande delle figlie, sfollata a Lauriano Po. Carlo Antoniono non ci pensò due volte e con un viaggio estremamente pericoloso ed avventuroso, sfuggendo ai numerosi posti di blocco, riuscì a raggiungere Lauriano Po, a rintracciare la zia ed a portarsela a Torre dove giunse poco prima che la nonna esalasse l’ultimo respiro”. 

Di fronte al tanto male di quegli anni, fu il coraggio e la dignità dei Giusti che salvarono il mondo dalla barbarie, dimostrando ancora una volta che il bene vince sempre sul male.

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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