Benedizione / Wikimedia Commons, Public Domain

Paramenti per l'esposizione e la benedizione del Santissimo

Di norma si usa il colore bianco, ma ci possono essere delle eccezioni

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Nella sua consueta rubrica di liturgia, padre Edward McNamara LC, professore di Liturgia e Decano di Teologia presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma, risponde oggi alla domanda da parte di un lettore statunitense.
Ho cercato dappertutto una risposta alla domanda su quale colore liturgico sia richiesto (non solamente adatto) per l’esposizione del Santissimo Sacramento durante la Quaresima (e negli altri tempi liturgici). So che il decreto„Eucharistiae Sacramentum“ della Congregazione per il Culto Divino menziona al punto n° 92, che per la Benedizione occorre indossare il piviale e velo omerale, ma per quanto riguarda l’atto di esporre il Santissimo Sacramento, a parte il rito della Benedizione? Avevo sempre pensato che andasse usato solo il bianco, anche per l’inizio dell’esposizione, ma ho visto di recente un membro del clero indossare un piviale di color porpora per esporre il sacramento. Sono abbastanza sicuro che questo sia errato – credo che dovesse essere bianco. Ma esiste un documento a cui riferirsi per poter risolvere questo problema? — P.K., Cincinnati, Ohio (USA)
Il n° 92 di “The Roman Ritual: Holy Communion and Worship of the Eucharist Outside Mass” dice quanto segue circa il ministero dell’esposizione e della benedizione:
“Il ministro, se sacerdote o diacono, indossa il camice o la cotta sulla veste talare e la stola di colore bianco. … Per impartire la benedizione al termine dell’adorazione quando si è fatta l’esposizione con l’ostensorio, il sacerdote o il diacono indossano anche il piviale e il velo omerale di colore bianco; quando si è fatta l’esposizione con la pisside, indossano il velo omerale.”
Anche i punti 93 e 94 forniscono alcuni dettagli:
“Dopo che le persone si sono riunite, può venir intonato un canto mentre il ministro arriva all’altare. Se l’eucaristia non è conservata all’altare dove si svolgerà l’esposizione, il ministro indossi un velo omerale e porti il sacramento dal luogo dove è conservato; è accompagnato da un assistente o da fedeli con candele accese…
“Nel caso di una esposizione più lunga e solenne, l’ostia dev’essere consacrata nella Messa che precede immediatamente l’esposizione e, dopo la comunione, deve essere riposta nell’ostensorio sull’altare. La Messa termina con la preghiera dopo la comunione, e i riti conclusivi sono ammessi. Prima che il sacerdote si ritiri, può collocare il sacramento benedetto sul trono e incensarlo.”
Da queste norme possiamo dedurre che:
Il colore solitamente usato per piviale e velo omerale per l’esposizione e la benedizione è il bianco.
Il velo omerale è praticamente sempre bianco. L’unica eccezione prevista dalle rubriche è un velo omerale rosso o viola, per trasportare il Santissimo Sacramento dall’altare dove è conservato all’altare durante il rito della Comunione durante il Venerdì Santo. Considerando che questa eccezione avviene solo un giorno all’anno, in ben pochi luoghi ritengono che valga la pena di procurare simili veli omerali.
Dal momento che il velo omerale è quasi sempre bianco, anche la stola dovrebbe essere dello stesso colore.
Tuttavia, le stesse norme implicano la possibilità di eccezioni per quanto riguarda l’esposizione. Per esempio, nel caso menzionato sopra al n° 94, il sacerdote durante l’esposizione indosserebbe la pianeta e la stola della Messa corrispondente. Dal momento che questa forma di esposizione non è collegata a particolari festività, si può dunque usare qualunque colore liturgico.
Questa sarebbe l’eccezione più comune. Un’altra sarebbe qualora i vespri solenni vengano celebrati alla fine di un periodo prolungato di adorazione. In questo caso il celebrante indosserebbe stola e piviale del colore liturgico della Liturgia delle Ore, e poi dare la benedizione utilizzando un velo omerale bianco. Per l’Ufficio Divino potrebbe anche  indossare il bianco.
A causa di queste eccezioni, non possiamo dire che la regola di indossare paramenti di  colore bianco sia assoluta. Tuttavia, le eccezioni si collocano sempre nel contesto di un altro atto liturgico che in qualche modo si unisce all’esposizione o alla benedizione.
Se lodi o vespri solenni dovessero seguire immediatamente l’esposizione, come nel caso menzionato dal nostro lettore, allora ci sarebbe la possibilità di fare l’esposizione con un piviale non bianco.
Se non fosse questo il caso, allora non sarebbe corretto usare una stola o piviale di qualsiasi colore diverso dal bianco al momento dell’esposizione o della benedizione.
[Traduzione dall’inglese a cura di Maria Irene De Maeyer]
***
I lettori possono inviare domande all’indirizzo liturgia.zenit@zenit.org. Si chiede gentilmente di menzionare la parola “Liturgia” nel campo dell’oggetto. Il testo dovrebbe includere le iniziali, il nome della città e stato, provincia o nazione. Padre McNamara potrà rispondere solo ad una piccola selezione delle numerosissime domande che ci pervengono.

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Fr. Edward McNamara

Padre Edward McNamara, L.C., è professore di Teologia e direttore spirituale

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