Lettura

Il quadretto di questi episodi evangelici ci introduce sempre di più nei primi passi della vita pubblica di Gesù; un Gesù instancabile e potente, che cura i malati e scaccia i demoni. Un Gesù che cerca luoghi solitari e silenziosi per la preghiera. È un vero compendio di insegnamenti per la nostra vita cristiana. La Lettera agli Ebrei, poi, completa questa visione, indicando come Gesù si è fatto partecipe della nostra carne e sangue e ci ha liberati dal regno delle tenebre.

Meditazione

San Marco ci trasmette tutta l’emozione della predicazione di san Pietro che ricorda i momenti intensi vissuti col Maestro, nei primi passi della vita pubblica. Ci sembra quasi di vederlo con i nostri occhi: le folle che seguono Gesù, il suo ritirarsi a casa di Simone, la gente che si accalca nei pressi della casa per ottenere una grazia, una cura, per ascoltare una parola di verità, di conforto. «Tutta la città era riunita davanti alla porta», dice esplicitamente il Vangelo. Sì, dove c’è Dio rifiorisce la vita, dove c’è Lui, c’è la verità, dove Lui si fa presente, si apre la speranza. E dove Dio si fa strada, il regno del demonio non può sussistere, ma è sconfitto. Non ci deve sfuggire neanche quell’altro riferimento che ci mostra Gesù, la mattina molto presto, in preghiera: «Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava». Ecco il segreto della forza di Gesù, della potenza che annienta il potere di Satana: la sua preghiera, la sua unione col Padre! Uno dei segretari di Giovanni Paolo II raccontò che, all’inizio del suo pontificato, ricevette una telefonata importante, da parte di un capo di Stato, per il Papa. Dopo aver cercato nello studio, nella cappella, la cui luce era spenta, nella stanza, nei corridoi e dopo aver invano domandato un po’ ovunque, non riusciva a trovarlo. Incontrato il segretario personale, mons. Stanislao, gli riferì il fatto. Si sentì rispondere: «Ha guardato bene nella cappella?». Guardando attentamente si rese conto, infatti, che il Papa era prostrato al centro della cappella, in profonda preghiera. Ecco dove anche Lui trovava la forza per la sua intensa azione evangelizzatrice! Dall’esempio stesso di Gesù siamo tutti chiamati ad acquisire questo equilibrio tra una vita di preghiera profonda e di azione generosa. Solo in questo modo contribuiremo, ora nell’anno della fede, e poi nel cammino della nostra vita, a trasformare il mondo con la forza dell’amore di Gesù Cristo.

Preghiera

Con la tua continua misericordia, o Padre, purifica e rafforza la tua Chiesa, e poiché non può sostenersi senza di te non privarla mai della tua guida, per Cristo nostro Signore.

Agire

Chiederò al Signore il coraggio dell’impegno deciso nella preghiera personale e della generosità nella donazione al prossimo, dell’azione di evangelizzazione.

Meditazione del giorno a cura di padre Paolo Cerquitella, LC, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it