Un grido a Rama

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio / Santi Innocenti

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Lettura

Giovanni nella prima lettura ci dice che “Dio è luce” e in Lui non vi è oscurità. Nel Vangelo viene evidenziato che il rifiuto di Dio diviene odio dell’umanità, il rifiuto di Cristo diventa rifiuto dell’uomo. Matteo legge, in questo gesto folle di Erode, la realizzazione di due profezie: Gesù che inizia dall’Egitto il nuovo Esodo, e il pianto delle madri, commentato con il brano di Geremìa, che descrive il pianto inconsolabile di Rachele, immagine del pianto di tutte le madri che hanno assistito alla partenza dei loro figli per l’esilio.

Meditazione

Erode, cercando di eliminare ogni rivale, non provò pietà alcuna per la sofferenza dei bambini innocenti. La loro morte ci pone di fronte a un paradosso: essi sono morti al posto di Cristo, venuto a morire per loro, a riconciliare il mondo con Dio. Possiamo essere sicuri che, nonostante non avessero bisogno di perdono, i santi Innocenti, che hanno perso la loro giovane vita per Cristo e per il suo Vangelo, sono stati fra i primi a entrare nella gioia della vita eterna. La festa di oggi ci fa udire il pianto straziato di madri alle quali vengono strappati via i propri figli in tenera età, innocenti barbaramente trucidati. Una storia che non finisce mai di stupirci e di inquietarci: il dolore e le sofferenze umane assunte a valore salvifico come quelle di Cristo. Questo ci aiuta a leggere in modo diverso la storia del mondo e la nostra storia personale, aprendo uno squarcio sulla tremenda realtà del dolore umano e sul dolore dell’innocente, quello che maggiormente ci turba e ci sconvolge. Pur restando un mistero, ora possiamo comprendere, alla luce di Cristo e di tutta la storia della sua Chiesa, che la sofferenza e il martirio ci innestano a lui nella croce e nella gloria. Maria apparendo sulla montagna de La Salette, piangendo a dirotto per tutta l’apparizione ci ripropone il pianto di Rachele che piange “per i suoi figli perché non ci sono più”. Per questo, l’invito centrale del suo messaggio è quello di riconciliarci con Dio attraverso il Cristo. Con il suo pianto Maria raccoglie tutte le nostre lacrime e sofferenze. Infine, le sue lacrime diventano una forza di intercessione a nostro favore. Anche oggi “Erode” continua ad uccidere milioni di bambini, di fame, di malattia, a causa dell’aborto. Chi è “Erode” oggi?

Preghiera

Padre, ti offro tutte le sofferenze del mondo, in particolare quelle dei bambini innocenti, in unione con le sofferenze di tuo Figlio. Per intercessione di Maria, conforta coloro che soffrono, tocca i cuori di chi affligge il prossimo. Fa’ che io sappia condividere lo spirito di Cristo, che io perdoni, per essere a mia volta perdonato. Amen.

Agire

Come Maria voglio piangere i peccati miei e dell’umanità. Offro la mia giornata come intercessione, e se posso farò visita ad un bambino malato per trasmettergli la tenerezza di Dio.

Meditazione del giorno a cura di padre Celeste Cerroni, M.S. (Missionari de La Salette), tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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