La rilevanza sociale ed ecclesiale del rapporto tra Islam e Cristianesimo

La “Cattedra Ratzinger” dell’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina presenta una proposta formativa

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di Eugenio Fizzotti

ROMA, domenica, 26 febbraio 2012 (ZENIT.org).- Nell’Arcidiocesi di Crotone–Santa Severina, di cui è Arcivescovo Mons. Domenico Graziani, è stata istituita presso la Sala S. Agostino della Parrocchia S. Rita una “Cattedra Ratzinger” che esprime una chiara consapevolezza del ruolo formativo della pastorale della cultura. I temi che vengono affrontati negli incontri mensili della “Cattedra Ratzinger” sono stati formulati a partire dalla programmazione dell’anno che, focalizzata sul rapporto tra legalità e giustizia, esprime una precisa e originale attenzione alla rilevanza sociale ed ecclesiale di situazioni che caratterizzano il territorio e necessitano di essere approfondite e chiarite per evitare tensioni o indifferenza.

Testimonianza chiara di tale atteggiamento è la scelta del tema “Islam e Cristianesimo” che, motivato dall’obiettivo di evidenziare alcune convinzioni in comune dei Cristiani e dei Musulmani, sarà affrontato martedì 28 febbraio 2012 alle ore 18 dal Prof. Alberto Ventura, Professore Ordinario di Storia dei Paesi Islamici al Dipartimento di Sociologia e Scienza Politica dell’Università della Calabria, che terrà una relazione scientificamente ben documentata.

Il punto di partenza sarà indubbiamente la consapevolezza che in gran parte i cristiani conoscono poco dell’Islam (la religione dei Musulmani), così come in gran parte i Musulmani hanno idee sbagliate sul Cristianesimo. E poiché molte persone di entrambe le fedi non conoscono a sufficienza neppure la loro stessa religione per poter convalidare le verità affermate, risulta quanto mai opportuno e interessante, oltre che urgente, individuare quali elementi hanno in comune il Cristianesimo e l’Islam. Ad esempio, «entrambi, cristiani e musulmani, credono che esiste un solo Dio che ha creato l’universo ed è sovrano sulle vite degli uomini. Inoltre credono che Dio è la fonte della giustizia e della moralità e la sua giustizia sarà definitivamente dispensata nella vita dopo la morte in cielo».

E l’approfondimento della tematica, secondo quanto riferiscono gli animatori della “Cattedra Ratzinger”, «pone anche in evidenza che purtroppo non abbiamo una grande conoscenza delle altre religioni: di esse, infatti, sappiamo soltanto qualcosa, in forma anche molto confusa e spesso soltanto a livello di conoscenza intellettuale e con tutti i pregiudizi nei quali siamo stati educati».

Riconoscendo, quindi, che si ha «al massimo una nozione logico-intellettuale, insufficiente a realizzare la conoscenza di una religione, che richiede anche un atteggiamento simpatetico, cioè di partecipazione totale personale», l’Arcidiocesi di Crotone–S. Severina con questa originale iniziativa formativa «vuole comunicare alcuni suggerimenti per un dialogo tra le varie religioni e culture: dilatare l’orizzonte di comprensione e di informazione, accettare e favorire la discussione, presentare la propria religione guardando anche alle grandi religioni universali, facilitare un reciproco scambio di illuminazione, di stimolazione, di compenetrazione e di arricchimento delle diverse tradizioni religiose e culturali».

Soffermarsi ad approfondire la conoscenza delle relazioni tra l’Islam e il Cristianesimo costituisce, quindi, «non solo una battaglia comune per i diritti umani, non solo il dialogo sul piano religioso, ma anche il bisogno di una crescita culturale nella conoscenza reciproca».

Al termine dell’incontro, che sarà introdotto dal Prof. Vincenzo Bova, Docente di Sociologia delle Religioni all’Università della Calabria, interverrà per trarre conclusioni con suggerimenti di carattere pastorale, oltre che culturale, S. E. Mons. Domenico Graziani, Arcivescovo di Crotone-Santa Severina.

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ZENIT Staff

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