Gli atti di misericordia nel Giubileo Mariano

I preparativi per la visita di Benedetto XVI a Cuba

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di Araceli Cantero Guibert

MIAMI, martedì, 20 febbraio 2012 (ZENIT.org) – Un volantino con le parole “Stringi la mano con il tuo fratello” sta circolando nella comunità cattolica cubana per motivare le persone a vivere e compiere atti di misericordia durante  il tempo della Quaresima che inizierà mercoledì 22 febbraio, giorno delle Ceneri.

Questo invito fa parte del piano annunciato dai vescovi cubani di convocare, lo scorso 8 dicembre, un Anno Giubilare Mariano per i 400 anni della scoperta e della presenza della Vergine della Carità nel popolo cubano.

“Possa questo spirito giubilare essere vissuto intensamente da tutti i cubani – si legge nel messaggio dei vescovi – chiediamo per la Quaresima e la Pasqua, di essere liberi dall’indifferenza verso le sofferenze degli altri e di agire sempre con misericordia”.

Il messaggio prevede, dunque, azioni concrete per ogni fase dell’anno liturgico 2012 e per ogni gesto sono stati creati materiali catechetici, come, appunto il volantino della Quaresima.

Nel distribuire questo materiale ad ogni comunità della sua diocesi, il vescovo de L’Avana, monsignor Emilio Aranguren Echeverría, ha dichiarato, in una lettera pastorale, che un altro motto sarebbe potuto essere: “Fai del bene e non guardare a chi lo fai” o ancora ” Chi è tuo fratello? Il tuo vicino più prossimo”.

Il presule ha ricordato infatti che questo gesto è lo stesso “fatto dalla Vergine Maria quando ha condiviso con Gesù il banchetto di nozze nel villaggio di Cana. Ed è anche lo stesso magistrale insegnamento che Gesù ci ha trasmesso con la parabola del Buon Samaritano “.

Questo “materiale catechetico” invita in sostanza a convocare un’équipe volta a sensibilizzare le persone a come compiere il gesto suggerito.

Il vescovo ha chiesto, inoltre, di vivere questa azione durante le prime tre settimane di Quaresima e di trascorrere il resto di questo importante tempo liturgico “ponendo gli occhi e il cuore sul pellegrinaggio di Papa Benedetto XVI e sulla Santa Messa che celebrerà, lunedi 26 marzo, a Santiago de Cuba” sul cui altare ci sarà l’immagine della Virgen de la Caridad del Cobre.

Si celebra dunque l’Annunciazione del Signore alla Vergine Maria, “il ‘sì’ di Maria” come ricordato da monsignor Aranguren: “E stiamo celebrando inoltre che 400 anni fa la Madonna della Carità ha detto ‘sì’ a Cuba, nel momento in cui la sua piccola immagine fu presa dalle mani di quel servo bambino, perché da allora si tracciasse una storia d’amore con il nostro intero popolo e tutti i cubani”.

Monsignor Aranguren ha rimarcato ancora nel suo messaggio che “nel momento in cui Papa Benedetto XVI arriverà all’aeroporto di Santiago de Cuba, verrà a darci una mano, come lui stesso ha espresso”.

“Mano di padre – osserva – mano di pastore, di amico, di maestro e, in questa speciale occasione, di pellegrino “.

“Come un pellegrino della Carità”, ha spiegato infatti il vescovo, la mano del Papa “offrirà fiori e porterà il cero per posarlo davanti l’immagine benedetta della nostra Madre, la Vergine della Carità, offrendole così, con il suo tatto, il suo udito e il suo sguardo di pastore, ciò che percepisce nel silenzio dei nostri cuori. “

Preparando questa visita del Pontefice, i vescovi cubani non hanno dimenticato quella fatta quattordici anni fa dal beato Giovanni Paolo II. Per questo motivo, in ogni diocesi cubana si stanno distribuendo una selezione di testi riguardanti il ministero papale, estrapolati dal testo preparato dai vescovi per la visita del beato Wojtyla nel 1998.

“Cambiano i tempi, cambiano i papi, ma rimane il senso del ministero di Pietro all’interno della comunità ecclesiale”, ha concluso monsignor Aranguren, incoraggiando i fedeli a leggere questa catechesi.

Ha rivolto anche un invito, a tutti coloro che lo desiderino, a depositare, il 19 marzo, nella festa di San Giuseppe, Patrono della Chiesa universale, sull’altare della propria comunità, una richiesta personale che verrà poi presentata a Dio per la visita del Papa.

Tutte le intenzioni saranno raccolte, come in un grande bouquet spirituale, per rendere ossequio nel momento dell’offertorio della Messa che presiederà il Santo Padre. 

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Salvatore Cernuzio]

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ZENIT Staff

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