"Aiutare i più svantaggiati della società"

Il discorso del Gran Maestro dell’Ordine di Malta al Corpo Diplomatico

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Il Gran Maestro, Fra’ Matthew Festing, ha ricevuto ieri il corpo diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta per la tradizionale udienza di inizio anno. L’incontro ha avuto luogo nella Villa Magistrale a Roma. Riportiamo qui di seguito il discorso tenuto dal Gran Maestro.

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Signor Decano, Eccellenze, Signore e Signori,

E’ con grande piacere che vi dò il benvenuto oggi per il tradizionale scambio di auguri di inizio anno, che eccezionalmente avviene in questo ambiente a causa dei lavori di restauro in corso nella nostra chiesa. Ringrazio il Decano del Corpo Diplomatico, S.E. l’Ambasciatore Valladares Lanza, per le gentili parole che ha voluto indirizzarmi nell’inviarmi i vostri auguri e il vostro apprezzamento per il Sovrano Ordine di Malta e la sua missione.

Estendo i miei migliori auguri a tutti voi, in particolare agli Ambasciatori di: Unione Europea, San Marino, Costa d’Avorio, Cipro, Spagna, Perù e Uruguay, che hanno presentato lo scorso anno le loro lettere di credenziali.

Il 2012 è stato contrassegnato da due eventi significativi dal punto di vista diplomatico, che sono lieto di richiamare:

1)   Un nuovo accordo tra la Repubblica Italiana e il Sovrano Ordine di Malta, che conferma lo stato delle relazioni bilaterali e la presenza dell’Ordine in Italia dal 1834, è stato firmato dal Ministro degli Affari Esteri il 17 maggio e ratificato dal Presidente della Repubblica il 25 settembre. Questo accordo, che ribadisce lo sviluppo delle attività dell’Ordine nei campi dell’assistenza sanitaria, sociale e delle attività umanitarie così come della protezione civile e dell’aiuto d’emergenza, in cooperazione con la Repubblica Italiana, riconferma le nostre eccellenti relazioni. Voglio esprimere a tal proposito alle più alte autorità dello Stato italiano il nostro più profondo apprezzamento.

2)   Lo stabilimento lo scorso giugno delle relazioni diplomatiche bilaterali con la Repubblica di Cipro, e in ottobre la prima visita di Stato di S.E. il Presidente Christofias al Sovrano Ordine di Malta. Siamo onorati di poter ritornare sulla bellissima isola di Cipro, per promuovere congiuntamente attività per mantenere e preservare il carattere multi-culturale e multi-religioso della regione, promuovendo allo stesso tempo la pace e la stabilità nella regione mediterranea.

In merito alle visite di Stato e ufficiali, anche se le mie condizioni di salute non mi hanno permesso di effettuare tutte le visite all’estero che avrei voluto, sono stato particolarmente onorato di recarmi:

nel mese di febbraio, in visita di Stato nella Repubblica Federale d’Austria – un Paese che è particolarmente vicino al nostro cuore, dove l’Ordine di Malta è presente fin dal dodicesimo secolo e dove collabora strettamente con il governo in progetti nazionali e internazionali. In tale occasione, ho anche avuto modo di visitare le istituzioni collegate alle Nazioni Unite presenti a Vienna, come l’UNIDO, l’UNDOC così come anche il CTBTO e l’AIEA.

a luglio a Mosca, dove sono stato particolarmente onorato di essere ricevuto dal Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Sua Santità KIRILL. Abbiamo discusso delle diverse aree di cooperazione, umanitaria e culturale, e abbiamo avuto modo di confrontarci sulla comune preoccupazione per la perdurante secolarizzazione e la discriminazione religiosa.

Sono stato altresì lieto di recarmi alle inaugurazioni di numerose importanti esposizioni, organizzate dalle nostre missioni diplomatiche, sulla storia e le opere dell’Ordine. Mostre che mi hanno dato la possibilità di incontrarmi con i rappresentanti politici, religiosi e diplomatici di quei paesi, al fine di rafforzare maggiormente le già ottime relazioni esistenti e la nostra cooperazione. Desidero citare in particolare le mostre:

–       al Parlamento Europeo, a Brussels;

–       al Cremlino, a Mosca;

–       al Palazzo Reale di Varsavia, in Polonia;

A settembre, il Gran Cancelliere, il Grande Ospedaliere e il Consigliere diplomatico hanno accettato l’invito del Presidente Ma e del suo governo di recarsi in visita a Taiwan, al fine di valutare la possibilità di avviare iniziative umanitarie congiunte in Asia, Africa e Sud America.

Dopo la visita di Stato del Presidente della Repubblica di Cipro, S.E. Demetris Cristofias, accompagnato dal Ministro degli Affari Esteri S.E. Erato Kozakou-Marcoullis, siamo stati onorati di ricevere le alte autorità di Liberia, Tonga, Repubblica Ceca, Panama, Russia, Romania, Regno Unito, Cile, Bielorussia e Slovenia, così come la visita del Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri del Belgio, S.E. Didier Reynders, per discutere lo sviluppo di iniziative congiunte.

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A questo proposito, l’Ordine ha altresì firmato durante il corso dell’anno appena concluso una serie di accordi di cooperazione con altri Stati. Intese che sono importanti strumenti che facilitano l’attività umanitaria e lo sviluppo di programmi sanitari e di altre iniziative.

Nel 2012, il Sovrano Ordine di Malta ha siglato accordi di cooperazione con i seguenti Paesi: Francia, Timor Est, Belgio, Monaco, Repubblica del Congo, Mozambico e Guinea.

Sul piano delle nostre attività umanitarie

Il 2012 ha visto un numero impressionante di disastri naturali in diverse regioni del mondo, dalla siccità in Africa, al tifone Bopha nelle Filippine, alla terribile tempesta che ha colpito Haiti, e in Europa, dove i terremoti in Italia e la neve e le alluvioni nell’Europa centrale e dell’est hanno lasciato un segno indelebile sul territorio e i suoi abitanti.

In tutte queste situazioni, l’Ordine è stato da subito attivo nel portare soccorso. Per citarne solo quattro:

–       Ad Haiti, nel mese di agosto la tempesta tropicale Isaac ha causato forti alluvioni e distruzione. Più di 16.000 persone sono state messe in salvo. Nella regione di Belle-Anse, una delle più popolose del Paese, dove l’Ordine di Malta opera da alcuni anni, 70.000 abitanti sono stati divisi dal resto mondo. Più di 4.000 case sono andate distrutte, danneggiate o allagate, e le famiglie hanno perso i raccolti, le coltivazioni e il bestiame (circa 30.000 animali). Dopo aver portato i primi aiuti di emergenza, l’Ordine è di nuovo concentrato nell’aiuto alla comunità, in collaborazione con gli abitanti stessi.

–       Nelle Filippine a dicembre, il tifone Bopha ha portato morte e distruzione, con più di 400 persone morte e oltre 400 disperse. Quasi 50.000 persone si trovano ancora nei centri di assistenza. In totale sono 5 milioni le persone che sono state colpite dalla tempesta. L’Associazione Filippina dell’Ordine, insieme al Malteser International, ha risposto prontamente all’emergenza, consegnando 1.200 kit contenenti derrate alimentari e per la casa alle famiglie di tre aree tra le più colpite: Dumaguete City, Cagayan de Oro e Compostela Valley. La ricostruzione è ora la preoccupazione principale e l’Ordine sta dando il suo sostegno per fornire i materiali e sopperire alle necessità di base.

–       In Italia, due forti terremoti hanno colpito la regione dell’Emilia Romagna nel mese di maggio, causando morti, centinaia di feriti e lasciando oltre 15.000 persone senza casa. Il Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta – CISOM – in collaborazione con il Corpo Militare dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta, hanno gestito una tendopoli per i terremotati, con oltre 700 volontari che hanno assistito la popolazione ininterrottamente per 4 mesi.

–       Nel Nord del Kenya, un anno dopo aver attivamente risposto alla devastante siccità cui è seguita una forte crisi alimentare nel Corno d’Africa, l’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta sta operando per prevenire future crisi alimentari legate alla mancanza d’acqua, aiutando gli abitanti a prepararsi per futuri periodi di siccità.

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La missione dell’Ordine di Malta di aiutare i più svantaggiati della società è multiforme e si svolge attraverso numerose attività in tutto il mondo, dall’assistenza alle persone più anziane, alla gestione di ospedali in molti paesi dell’Europa e dell’Africa, agli interventi di emergenza e di riabilitazione.

Permettetemi di concentrarmi oggi su due aree della nostra attività, che sono diventate ancora più rilevanti nel 2012, a causa della crisi economica: il problema dei senzatetto e la questione dei rifugiati, che hanno ricadute su tutta la società; il bisogno di aiutare gli affamati e i senzatetto è cresciuto significativamente.

L’Ordine di Malta sta facendo la sua parte per cercare di alleviare le sofferenze di molti senzatetto e rifugiati, sostenendo migliaia che sono senza una casa o senza una patria. Diamo uno sguardo a qualche esempio:

–       In tutta la Germania, gestiamo 13 “centri di assistenza diurna”, dove distribuiamo coperte e pasti ai senzatetto, controlli medici, sacchi a pelo, vestiti, servizi di barbiere e docce, provvedendo così ai bisogni di circa 3.000 persone a Berlino, Hildesheim, Amburgo, Colonia, Paderborn e Friburgo. Sono inoltre stati creati dei “negozi solidali” e centri per distribuire vestiti ai senzatetto e ai più poveri, grazie ai quali siamo stati in grado di aiutare nel 2012 quasi 28.000 persone;

–       In Francia, l’impegno per i senzatetto prosegue senza sosta tutto l’anno. L’Ordine di Malta gestisce due barconi sulla Senna: Le Fleuron Saint Jean, che ha visto nel 2012 un’occupazione record del 98%, con oltre 13.470 ospiti; e Le Fleuron Saint Michel, che ha registrato oltre 6.600 presenze. Durante l’inverno, ogni notte squadre operano sulle strade per assistere i senzatetto a Parigi e zone limitrofe; la stessa assistenza è fornita a Versailles, Bourges, Annecy, Tolone, Nantes e Tolosa.

–       In Belgio, i nostri centri di assistenza a Brussels e Liegi si sono presi cura di oltre 17000 senzatetto nel 2012, fornendo ad ogni ospite un controllo medico e dentistico gratuito, un cambio di vestiti, un taglio di capelli e un pasto caldo.

–       In Italia, viene offerta assistenza serale per i senzatetto a Milano, Roma e Napoli, distribuendo cibo e coperte. Nelle due stazioni in cui operiamo a Roma, nel 2012 sono stati serviti più di 17.000 pasti caldi ai senzatetto. In 8 centri sociali a Roma, vengono distribuiti cibo e beni di prima necessità alle persone in situazione di difficoltà economica;

Numerosi progetti analoghi vengono realizzati in Spagna, Ungheria, Bulgaria, Lituania, Russia, Moldavia, Ucraina ma anche al di fuori dell’Europa.

–       A Cuba, ad esempio, nel 2011 e nel 2012 sono stati serviti oltre 800.000 pasti per i poveri nelle 60 mense finanziate dall’Associazione Cubana dell’Ordine di Malta, il cui quartier generale è a Miami, e che opera attraverso volontari nelle parrocchie locali. Nelle maggiori città dell’Australia, nel 2012, l’Ordine di Malta ha distribuito oltre 2000 giacconi ai senzatetto.

L’assistenza ai senzatetto include a livello internazionale anche la condizione dei rifugiati, che molto hanno sofferto in quest’ultimo periodo in Medio Oriente, Africa e Asia.

– I rifugiati dalla Siria sono giunti nel nostro centro medico nel nord del Libano, a Khaldieh, 40 km da Tripoli, dove ci stiamo prendendo cura di oltre 500 famiglie;

<p>- in Turchia, l’agenzia di soccorso umanitario dell’Ordine di Malta sta fornendo assistenza durante l’inverno a circa 8.000 rifugiati siriani in due province. A Damasco, le nostre attività di soccorso hanno fornito pacchi con aiuti a più di 15.000 persone;

– nel nord del Burkina Faso, l’Ordine, attraverso la sua Associazione Francese, in collaborazione con il Malteser International, ha assistito oltre 55.000 rifugiati in fuga dalla guerra civile in Mali, fornendo un servizio di ambulanze per il trasporto dei malati dai campi per i rifugiati agli ospedali locali o quelli di Ouagadougou;

– al confine tra Myanmar e Thailandia, l’Ordine fornisce assistenza medica ad almeno 35.000 persone fuggite dal conflitto tra i signori della guerra e dai conflitti locali e che sono ospitate in due capi per i rifugiati.

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Questi sono solo alcuni esempi di situazioni diretta conseguenza di disoccupazione, povertà e conflitti civili, che non solo causano inaccettabili sofferenze alle loro vittime ma che creano anche un grande impoverimento del potenziale umano. Solo una solidarietà reale può agire da antidoto. Il messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace “Beati gli operatori di pace”, ispirato dalle parole di Gesù, risuonano fortemente nei membri dell’Ordine di Malta, che vivono il loro impegno secondo le otto beatitudini, che sono anche simboleggiate nelle otto punte della croce di Malta.

La solidarietà può essere promossa con il dialogo che – come il Papa ha sottolineato ieri nel suo messaggio a Voi –  “non è più una scelta ma una necessità” per costruire condizioni stabili e di pace affinché le società possano prosperare. Per questo, vorrei richiamare alla memoria due avvenimenti del 2012, che contribuiscono alla promozione del dialogo interculturale:

Per prima, desidero citare la lodevole iniziativa intrapresa lo scorso dicembre dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Antonio Guterres: per la prima volta in assoluto, leader religiosi ed esperti, diplomatici, personale dell’Alto Commissariato ed operatori del settore umanitario, insieme con persone che lavorano nelle organizzazioni religiose, si sono riunite a Ginevra per discutere come i valori delle diverse religioni possano sostenere e promuovere la protezione dei rifugiati e l’azione umanitaria per milioni di persone che sono profughi e apolidi. La nostra Missione permanente presso le Nazioni Unite a Ginevra ha preso parte a questo incontro, che ha riunito oltre 400 delegati, confermando il pieno sostegno dell’Ordine di Malta a questo nuovo Dialogo sulle sfide rappresentate dalla protezione.

La seconda iniziativa che merita di essere citata è l’inaugurazione lo scorso novembre a Vienna del “Centro Internazionale per il dialogo interreligioso e interculturale Re Abdullah bin Abdulaziz”. Il Centro, che è stato creato per iniziativa di Arabia Saudita, Austria e Spagna – e a cui la Santa Sede partecipa come Osservatore fondatore – ha l’obiettivo di promuovere una migliore reciproca conoscenza tra i credenti delle differenti religioni, ma costituirà anche un’adeguata piattaforma per evidenziare quelle situazioni in cui la libertà di religione e di coscienza non viene rispettata o adeguatamente protetta. Do, con tutto il cuore, il mio benvenuto a questa iniziativa, destinata a favorire il dialogo tra i Musulmani, gli Ebrei e i Cristiani.

Il più significativo messaggio di pace è senza dubbio rappresentato dal viaggio di Sua Santità Benedetto XVI in Libano lo scorso settembre.

L’Ordine di Malta ha una presenza molto forte in Libano, con i suoi 12 centri medico-sociali – incluso il già citato centro a Khaldieh – che sta fornendo al momento assistenza gratuita alle famiglie siriane. Siamo stati particolarmente toccati dalla forte testimonianza di sollecitudine e coraggio del Santo Padre che, in un momento così cruciale, dopo aver viaggiato ancora una volta in Medio Oriente, dopo le sue precedenti visite in Turchia, Israele, Giordania, Territori Palestinesi e Cipro, ha sostenuto i Cristiani e affermato la necessità della coesistenza delle religioni.

Nel suo saluto ai membri del Governo e del Corpo Diplomatico, il Papa ha pregato fortemente per la libertà religiosa con le parole, che voglio qui richiamare: “Non si deve dimenticare che la libertà religiosa è la regola di base da cui molte altre regole dipendono. La libertà di poter professare e praticare la propria religione senza pericolo per la vita e la libertà personale deve essere possibile per
ognuno. […] La libertà religiosa ha una dimensione sociale e politica che è indispensabile per la pace!”

Poiché la difesa – intesa nel senso di protezione – della libertà religiosa è anche parte della missione dell’Ordine di Malta, quale Ordine religioso laicale della Chiesa Cattolica, la nostra Cancelleria ha intrapreso, a partire dal 2007, un progetto ambizioso sulla protezione e conservazione del patrimonio culturale e religioso in particolare nel Mediterraneo. Un problema che ci ha portato a iniziare, insieme ad altre organizzazioni internazionali, una serie di conferenze per sottolineare il nostro impegno nel promuovere una soluzione.

A marzo, abbiamo organizzato un seminario sulla “Protezione dei Luoghi Sacri del Mediterraneo, un contributo al dialogo interculturale”, promosso congiuntamente dalla Commissione Europea e da noi. Si è tenuto a Brussels nel palazzo del Berlaymont, sotto la guida del Presidente Barroso, ed ha preso in considerazione diverse strade per rafforzare il dialogo interculturale attraverso la preservazione dell’eredità culturale e religiosa, con l’intento di contribuire alla stabilità e allo sviluppo pacifico della regione del Mediterraneo.

Il dibattito è stato molto acceso e interessante. Lasciate che ve ne dia qualche cenno: l’importanza del dialogo interculturale nella protezione dei luoghi sacri è stata evidenziata da Charles Tannock, membro del Parlamento Europeo, che ha richiesto un maggior impegno e interesse da parte dell’Unione Europea nel definire soluzioni politiche sostenibili per risolvere conflitti religiosi attorno ai luoghi sacri europei.

Il Gran Muftì di Bosnia Erzegovina, riferendosi al dramma di Sarajevo, ha sostenuto che si possono proporre diverse leggi, ma ci sono due situazioni in cui tali regole non hanno efficacia: in amore e in guerra. Questo perché, secondo il suo parere, deve essere stabilito il principio secondo cui la distruzione dell’eredità spirituale e culturale è un crimine contro l’umanità. Il professor Abou Moussa Ramadan ha insistito invece sul legame tra i luoghi sacri e la dignità umana, legame molto importante perché riprende quello tra questi luoghi e la libertà religiosa. Si tratta di diritti fondamentali. Il rabbino Bemporad ha fatto appello affinché si possa trovare un modo per trasformare i luoghi sacri in luoghi di riconciliazione.

Nella sua veste di Commissario Europeo per l’Educazione e la Cultura, S.E. Androulla Vassilou durante il seminario ha giustamente rimarcato che “come processo, il dialogo interculturale non è facile da promuovere. Esso non può essere costruito solamente sulla base di dichiarazioni e discorsi, ma spingendo le persone a cooperare insieme su progetti specifici o attività che possano essere uno stimolo reale con cui poter crescere”.

Ecco perché, a novembre, insieme al Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Cipro, l’Unesco e la Commissione Europea, l’Ordine di Malta ha organizzato una successiva conferenza a Limassol, Cipro, sulla “Protezione e Conservazione del Patrimonio Culturale nel Mediterraneo”.

Durante il dibattito, abbiamo cercato di definire i principi per una comune dichiarazione sulla protezione e la promozione dei luoghi sacri. Non posso che essere d’accordo con uno dei relatori del Forum, Monsignor Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, che ha affermato: “Se vogliamo coltivare la Pace, proteggiamo la Creazione e il Patrimonio Culturale!”

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Vorrei concludere questo saluto ringraziandoVi per il vostro continuo sostegno e collaborazione. Invio i miei più calorosi auguri a Voi e alle Vostre famiglie per il 2013 e spero di vedere molti di voi il 9 febbraio, quando celebreremo il 900esimo anniversario dalla promulgazione della Bolla di Papa Pasquale II, concessa all’Ordine il 15 febbraio 1113.

Ad oggi, attendiamo la partecipazione di circa 3.500 tra membri, volontari e ospiti che giungeranno da ogni parte del mondo per celebrare con noi questa solenne occasione. Cari Ambasciatori, siete stati tutti invitati ad unirvi a noi per partecipare alle celebrazioni di questo anniversario, nella Basilica di San Pietro, alla presenza di Papa Benedetto XVI e del Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che sarà seguita da un ricevimento nell’Aula Paolo VI.

Cari Ambasciatori e distinti membri del corpo diplomatico, accogliete i miei più sinceri auguri per la Nazione che rappresentate, per le vostre famiglie e per l’alta missione che vi è stata affidata.

(Testo tratto dal sito del Sovrano Ordine di Malta)

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ZENIT Staff

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