Anche i frati francescani hanno incontrato Abu Mazen. Nella sala meeting dell’hotel Parco dei Principi di Roma, scelto per il suo soggiorno in occasione dello storico incontro con Papa Francesco e Shimon Peres in Vaticano, il leader dell’Autorità nazionale palestinese ha ricevuto ieri mattina la delegazione proveniente da Assisi, formata dal custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti, dal direttore della rivista San Francesco patrono d’Italia, padre Enzo Fortunato, e dal sindaco di Assisi, Claudio Ricci.
A Mazen è stato fatto dono della lampada “Luce di San Francesco”, autentico simbolo di pace nel nome del Poverello di Assisi. “Noi seguiamo la scuola di Assisi, la scuola del dialogo. Questa lampada illuminerà i miei passi per la pace. La speranza è che questa lampada illumini la strada della pace”, ha dichiarato il presidente a cui il sindaco, accompagnato dai suoi più stretti collaboratori, ha conferito la cittadinanza onoraria di Assisi, invitandolo a visitare i luoghi cari a San Francesco. Abu Mazen ha ricambiato con un prezioso ritratto raffigurante la città di Betlemme già gemellata con Assisi con cui ne condivide l’essenza di “Città di Pace”.
Un momento sobrio, in puro stile francescano, ma al contempo assai gradito al presidente che nel corso del suo intervento è ritornato sull’evento di domenica scorsa in Vaticano e le emozioni che è stato capace di provocare. “È stato un sentimento forte – ha confidato attraverso le parole del suo traduttore – di speranza che il processo di pace non morirà mai. La prima volta che il Papa chiama per la pace – ha aggiunto – ci ha detto di lavorare concretamente per il dialogo tra palestinesi e israeliani. È il mondo che deve lavorare per la pace”.
“Vi guardiamo con simpatia e ci siamo uniti a voi nella preghiera – ha detto padre Mauro Gambetti -. Viviamo affinché Dio ci perdoni e il Dio della misericordia susciti la pace nei nostro cuori”. “Verrò presto ad Assisi per pregare”, ha promesso Abu Mazen ai Frati esprimendo vivo apprezzamento per l’opera dei francescani in Terra Santa, primi testimoni di fratellanza tra i popoli.
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