“Rilanciare lo spirito missionario” che distingue in modo significativo la diocesi di Funchal “fin dall’inizio della sua creazione”. È la consegna che il cardinale Fernando Filoni ha lasciato alla comunità cattolica dell’arcipelago portoghese di Madeira, dove, nel pomeriggio di domenica 15 giugno, ha presieduto come inviato speciale di Papa Francesco le celebrazioni conclusive del quinto centenario di fondazione.
Lo riferisce L’Osservatore Romano, informando anche che il prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli ha celebrato la Messa nella solennità della Santissima Trinità, alla presenza dell’ordinario locale, monsignor António José Cavaco Carrilho, del nunzio apostolico in Portogallo, arcivescovo Rino Passigato, e di numerosi sacerdoti, religiosi e laici.
“Come l’amore trinitario di Dio anche l’amore ecclesiale deve uscire fuori da sé stesso e donarsi agli altri”, ha esordito il cardinale Filoni nella sua omelia. “In primo luogo – ha aggiunto – a quanti non conoscono l’amore di Dio, o sono lontani da lui, o non si sentono umanamente degni di essere amati, perché si sentono peccatori. Questo è il programma e l’impegno al quale Gesù chiama oggi la Chiesa di Funchal”.
Fondata da Leone X nel 1514 e poco dopo elevata al rango arcivescovile, la diocesi divenne presto molto estesa, comprendendo anche il territorio brasiliano. Papa Francesco lo ricordava nella lettera con cui ha nominato il porporato suo inviato speciale alle celebrazioni del 13-16 giugno, che hanno costituito il momento culminante dell’assemblea diocesana giubilare convocata allo stadio dos Barreiros a conclusione del triennio pastorale 2011-2013, tutto indirizzato alla preparazione dell’avvenimento.
Il prefetto di Propaganda Fide ha ricordato tali iniziative nella sua omelia – riferisce ancora il quotidiano vaticano – in quanto miranti a rivitalizzare le radici missionarie di Funchal, con l’obiettivo di costruire “comunità cristiane vive”. Al Santo Padre, questo aspetto della missionarietà della Chiesa, “è molto caro” – ha detto il cardinale —; Papa Francesco “ne fa oggetto di riflessione e di incoraggiamento continuo”. L’azione e la storia della diocesi di Funchal sono, dunque, “in sintonia con la visione del Pontefice sulla Chiesa di oggi”, proiettandone “la vita in una nuova dinamica”.
Infine il prefetto del Dicastero missionario ha espresso gratitudine alla Chiesa locale “per aver aiutato e sostenuto migliaia di missionari che sono passati da queste isole, prima del grande salto, con le navi del tempo, verso l’America, l’Africa e l’Asia”. Attualizzando il discorso, ha quindi esortato la comunità cattolica ad “una testimonianza coerente in una società multiculturale in crisi di valori morali e spirituali, caratterizzata dal fenomeno delle migrazioni e del turismo”. Il primo ambiente sociale in cui occorre ravvivare la fede – ha concluso – è proprio la famiglia, in modo da contrastare l’attuale tendenza a indebolirla.