Oltre 150 persone hanno preso parte oggi al pranzo di solidarietà organizzato dai ragazzi ospiti delle comunità terapeutiche del Centro Italiano di Solidarietà di Don Mario Picchi presso la sede di Via Ambrosini e dedicato a tutti coloro che si trovano in stato di disagio e di povertà.
Un appuntamento ormai tradizionale voluto da Don Mario Picchi che quest’anno si è arricchito con la presenza di Mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma.
Erano presenti Roberto Mineo e Patrizia Saraceno, rispettivamente presidente e vice presidente del CEIS di Don Mario Picchi.
La particolarità di questo pranzo sta nel fatto che i cuochi e camerieri erano i ragazzi e le ragazze che sono inseriti nei programmi di recupero del CEIS.
“Una giornata speciale – ha detto Roberto Mineo, presidente del CEIS – perché è il simbolo della solidarietà nella solidarietà. Infatti, i nostri ragazzi, che hanno alle spalle problemi e sofferenza, si mettono in gioco per essere accanto a chi si trova in difficoltà e non ha nulla. Un vero momento di famiglia che dimostra come l’attenzione all’altro non abbia confini e che ognuno di può dare un contributo determinante per offrire una speranza a chi l’ha perduta”.
“Giovanni Paolo II – ha detto Mons. Enrico Feroci, direttore della Caritas diocesana di Roma – ci diceva che l’altro ci appartiene e per questo in ogni momento della nostra vita è per noi un dovere essere accanto a chi soffre ed è solo. Proprio a Natale e in occasione delle feste chi vive ai margini sente con più sofferenza la mancanza di una famiglia o di un tetto sopra la testa. Per questo eventi come quello di oggi sono un vero antidoto contro la solitudine”.