Bartolomeo I: "Chi disprezza l'uomo non ha relazione con Dio"

Nel suo messaggio di Natale, il Patriarca ortodosso invita ad opporre la “povertà estrema di Dio” agli “orrori che accadono”

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Ogni “vera e autentica” religiosità o spiritualità passa inevitabilmente per l’amore verso la persona umana. È quanto afferma Bartolomeo, Patriarca ecumenico ortodosso di Costantinopoli, nel suo messaggio di Natale. Egli si sofferma sul valore della persona umana sottolineando che “qualsivoglia formazione ideologica, sociale o religiosa disprezzi l’uomo creato a immagine di Dio e insegni o permetta la morte di un nostro prossimo e soprattutto in modo brutale e primitivo, non ha certamente alcuna relazione col Dio dell’amore”.

Scenari, quelli evocati da Bartolomeo, che corrispondo alla realtà odierna di “queste onde crescenti di violenza e di barbarie, che continuano a devastare diverse aree del nostro pianeta, particolarmente il Medio Oriente, e specialmente i cristiani nativi del posto, nel nome spesso della religione”.

Come riporta l’Osservatore romano, il Patriarca rileva che ogni giorno si constata che gli uomini di oggi  “sono tutti traviati, tutti corrotti; non c’è chi agisca bene, neppure uno” (Salmo 13, 3 e Romani, 3, 12). Il valore inalienabile della persona umana era sconosciuto “prima dell’incarnazione di Cristo”, quando “solo gli uomini assai illuminati avevano intuito, anche prima di Cristo, il valore della persona umana e nel dubbio del salmista ‘che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi?’ (Salmo 8, 5), hanno proclamato: ‘Davvero l’hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato’ (Salmo 8, 6)”.

Oggi, dopo duemila anni dall’incarnazione di Dio, “vediamo quotidianamente la più infima degradazione della persona umana, l’oltraggio e la sua umiliazione. C’è bisogno dunque, se vogliamo essere degni della gloria e dell’onore con cui il Creatore ‘fatto per noi attraverso di noi’ ha circondato la persona umana, di fare tutto il possibile per far cessare il comportamento degradante ultimamente aumentato verso la persona umana”.

Di qui l’invito a distogliere “il nostro volto dai fatti penosi di intolleranza e inimicizia che devastano l’umanità e arrivano oltre, attraverso gli attuali mezzi di comunicazione di massa che provocano un più facile spavento alle orecchie e alla nostra vista, attraverso gli orrori che accadono”, e a opporre “come valido antidoto alla attuale violenza la ‘povertà estrema’ di Dio, che ha stupito i magi e il mondo, e che sempre agisce come amore. Questa è la forza segreta di Dio, la forza mistica della Chiesa ortodossa, la forza segreta della stirpe dei cristiani. La forza che vince e supera con l’amore ogni sorta di violenza e di malvagità”.

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ZENIT Staff

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