Indonesia: perdono l'aereo e si salvano la vita

È successo a 26 persone, tra cui 3 neonati, che non sono riusciti a salire a bordo del velivolo AirAsia scomparso ieri in mare

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Doveva avvenire alle 7.20, ma è stato anticipato alle 5.35 il decollo dell’aereo AirAsia sparito dai radar ieri, mentre era sopra le acque del Mar di Giava, durante il tragittoda Surabaya (Indonesia) a Singapore.

L’anticipo della partenza ha così salvato la vita a 26 passeggeri, tra i quali tre neonati registrati come “infant” dalla compagnia low cost. “Non lo abbiamo capito in tempo e abbiamo perso l’aereo. Io e i miei nove familiari”, è ora felice di raccontare Ari Putro Cahyono, residente a Surabaya, come riporta Il Tempo di oggi. 

I familiari delle persone che avevano acquistato il biglietto per quel volo, sperano ora che i propri cari abbiano perso l’aereo. Intanto le ricerche in acqua continuano; al momento l’ipotesi più accreditata è chea far cadere il volo QZ8501 siano state le pessime condizioni atmosferiche.

“Tenendo conto delle informazioni in nostro possesso e della stima secondo la quale il luogo dello schianto sarebbe in mare, l’ipotesi è che l’aereo si trovi proprio in fondo al mare”, ha detto in conferenza stampa Bambang Soelistyo, capo dell’agenzia nazionale indonesiana di ricerca e di soccorso. “Si tratta di un’ipotesi preliminare che potrà avere sviluppi con le valutazioni dei risultati delle ricerche”, ha aggiunto.

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ZENIT Staff

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