La Basilica di Sant'Eustorgio e i suoi "segni di bellezza"

Una stagione musicale, organizzata in cinque serate, per parlare della bellezza di Dio attraverso l’arte e la musica. Il primo appuntamento lunedì 5 gennaio, alle 21, nella Basilica milanese

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Da sempre impegnata nell’evangelizzazione, nel portare la Buona Novella a quanti non la conoscono, la Basilica di Sant’Eustorgio, a Milano, si misura in questo intento anche con l’organizzazione della stagione musicale dal titolo Segni di bellezza, articolata su cinque serate: in ciascuna di esse sarà presentata un’opera d’arte della Basilica, di chiara ispirazione divina, cui farà seguito un concerto di musica sinfonica, volto a suscitare negli ascoltatori il desiderio di prospettive più ampie.

Custode di un’eredità antica e ricchissima in arte, storia e fede vissuta, la Basilica coglie l’occasione per coniugare il suo illustre passato al presente, nei momenti più “forti” dell’anno liturgico che a partire da gennaio si concluderanno a giugno.

“Abbiamo la responsabilità di far vivere il nostro patrimonio nel Vangelo per coglierne i momenti più importanti, per condividere la fede che ha ispirato l’artista e che gli ha condotto le mani per il completamento dell’opera”, dice don Giorgio Riva, parroco di Sant’Eustorgio. “Il nostro intento è dare risalto, evidenziare l’ispirazione divina e renderla occasione per un cammino spirituale, personale e comunitario, accompagnandolo anche con la musica, composta anch’essa per dare gloria a Dio”, continua il parroco.

Nella serata del 5 gennaio, il prof. Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesano, presenterà l’“Adorazione dei Magi”, in occasione della festa dell’Epifania, tema cui è dedicato il primo appuntamento. Si tratta di un affresco che si trova sopra l’Arca dei Magi, in fondo alla navata destra della Basilica. La data dell’opera è la metà del 1400 circa e l’autore è anonimo.

L’affresco è stato scelto perché denso di riferimenti teologici: il piccolo albero che si trova in posizione centrale fa riferimento al tronco di Jesse, dunque, alle Sacre Scritture. Dietro l’immagine della Sacra Famiglia, inoltre, vi sono due edifici: quello in rovina rappresenta il Vecchio Mondo che cede il passo al Nuovo, rinnovato dalla venuta di Cristo e rappresentato dall’edificio di nuova costruzione.

Alla breve esposizione, seguirà l’esecuzione del concerto diretto dal Maestro Michele Brescia che dirige l’orchestra sinfonica “Carlo Coccia”. Il maestro che è anche direttore artistico della stagione, ha scelto per la serata brani quali: la cantata “Jauchzet Gott in allen Landen” di J. S. Bach e l’“Et Incarnatus est” dalla Grande Messa K 427 e la sinfonia “Jupiter” di W. A. Mozart. La scelta di questi brani vuole proprio esaltare la nascita del nostro Salvatore e dar lode a Lui, come si apprestano a fare i Re Magi nel giorno dell’Epifania.

Le quattro serate della stagione musicale che seguiranno saranno dedicate a importanti momenti dell’anno liturgico, quali: la Quaresima, la Settimana Santa, la vita di Santità e Maria.

Alla Madonna è dedicato l’appuntamento conclusivo di Segni di bellezza, come a sottolineare che è Lei il punto di arrivo del percorso: nulla, infatti, sarebbe stato possibile senza il suo “Sì” convinto e incondizionato.

“Saranno cinque momenti di riflessione e di meditazione per chi lo desidera: arte e musica ci aiuteranno con la loro bellezza a immergerci nel mistero di Dio”, conclude don Giorgio.

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ZENIT Staff

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